Taranto: Assemblea dei soci, un vero guazzabuglio
Riepiloghiamo in maniera assolutamente asettica, affinché tutti possono capire. Almeno lo speriamo. Il 1° dicembre del 2019, subito dopo la sconfitta di Fasano (2-0), Massimo Giove comunicò le sue “dimissioni orali” (non v’è traccia di comunicazione scritta) dalla carica amministratore unico. Dimissioni che furono revocate (sempre oralmente) l’8 di dicembre. Nell’assemblea dei soci del 25 febbraio prossimo, tra le altre, all’ordine del giorno c’è la ratifica delle dimissioni dell’amministratore unico (quindi si deduce che sia stata revocata la revoca, per quanto non ufficializzata neanche oralmente). Quindi, la maggioranza dell’assemblea dei soci, vale a dire la fiduciaria che detiene le quote e che nella forma e nella sostanza fa capo all’amministratore unico dimissionario, dovrà ratificare le dimissioni di sè stesso e nominare un nuovo amministratore unico. Sempre per il tramite della fiduciaria, l’amministratore unico uscente continuerà a essere il socio di maggioranza assoluta, il quale demanderà però le scelte amministrative a un soggetto terzo al quale si presume il Taranto Fc 1927 dovrà corrispondere uno stipendio (giustamente, dovendosi impegnare h24 e soprattutto dovendosi assumere responsabilità civili e panali). Altro punto all’ordine del giorno: le dimissioni del Sindaco monocratico, che non sono oggetto di ratifca da parte di nessuno e meno che mai dell’assemblea dei soci.
Le dimissioni del Sindaco monocratico (fatte pervenire tramite raccomandata ar) sono di competenza dell’organo amministrativo che deve semplicemente comunicarle alla Camera di Commercio chiedendone la cancellazione. Dopo di che. l’organo amministrativo della società ne deve nominare uno nuovo in sostituzione di quello dimissionario. Ovviamente, l’incarico conferito al nuovo Sindaco monocratico va comunicato alla camera di commercio. Fino a quando ciò non avviene il Sindaco continua a essere in carica, sepoure dimissionario in una circostanza non proprio lineare e corretta da parte dell’organo amministrativo, posto che il sindaco sarebbe in carica contro la sua volontà. Dopo tot tempo, il Sindaco avrebbe potuto procedere in autonomia con la segnalazione alla camera di commercio e la ratifica della sua cancellazione. Cosa che non ha fatto aspettando che fosse più correttamente l’organo amministrativo a comunicarlo, anche se ancora non è avvenuto. Al nuovo Sindaco monocratico andrà ovviamente riconosciuto uno stipendio mensile (in media anche fino a mille euro), a cui il dr. Vicenti, nominato dalla Fondazione Taras, ha rinunciato per quasi nove anni mettendo a disposizione del club la sua professionalità in qualità di tifoso. L’unica punto che ha un senso in quell’ordine del giorno è l’approvazione del prospetto di bilancio al giugno 2019 predisposto dall’amministratore uscente, che, tuttavia, contestualmente alla approvazione del bilancio, potrebbe non essere più l’Amministratore unico del Taranto FC 1927. Un guazzabuglio.