Nardò, tre mesi di grandi progressi. Ma l’attacco continua a segnare poco

Nardò, tre mesi di grandi progressi. Ma l’attacco continua a segnare poco

Rispetto al Nardò visto fino a metà novembre, adesso è tutta un’altra cosa. Le nove sconfitte nelle prime dodici giornate di campionato hanno permesso alla squadra di fare quadrato attorno al proprio allenatore, che ci ha messo sicuramente del suo per tenere alta l’asticella dell’attenzione e della cattiveria. Contro la Gelbison la svolta: uno 3-0 casalingo che ha dato il via ai dieci risultati utili di fila inanellati tra fine novembre e inizio febbraio. Il ko a Cerignola, i due pareggi contro Grumentum e Brindisi, prima di un’altra sconfitta con il Foggia e la sosta. Finisse oggi il campionato , i granata sarebbero condannati a disputare i play-out. A pesare, probabilmente, i troppi pareggi rimediati da Stranieri e compagni, ben sei nelle ultime nove partite.

E un tour de force niente male qualora dovesse riprendere il torneo: si ripartirebbe dalla Fidelis Andria, poi Bitonto, Sorrento, Gelbison, Altamura, Gladiator per poi concludere con Agropoli e Francavilla. Otto partite importanti, che potrebbero portare il Nardò anche ad evitare lo scoglio dei play-out. E se dal punto di vista della difesa i miglioramenti sono stati netti nel corso dei mesi, c’è un problema attacco da risolvere: la squadra segna col contagocce, ben dieci partite senza trovare la via della rete e l’1-1 come risultato più frequente. Un campanello d’allarme che Foglia Manzillo vuole far smettere di suonare.

Categoria: Dilettanti