Di Donato a Fcm: “Il San Severo la mia seconda casa. Magic Johnson il mio idolo.”
Un leader dentro e fuori dal campo, un motivatore, l’anima dello spogliatoio, il simbolo della squadra. Tutto ciò si collega al nome di Emidio Di Donato, capitano della Cestistica Città di San Severo. Il giocatore, contattato telefonicamente dalla nostra redazione, ha risposto ad alcune domande sugli obbiettivi stagionali, personali e della squadra, e sulla sua passione da cestista.
L’esordio con lo Scafati non ha sortito il risultato desiderato, concludendosi con una sconfitta. Un tuo commento sulla partita?
Sapevamo che sarebbe stata una sfida molto ostica, poiché Scafati è una delle candidate principali per la vittoria del campionato. Inoltre, loro erano reduci da una sconfitta con il Latina e, di conseguenza, cercavano un riscatto. Noi, invece, siamo stati penalizzati da alcuni problemi fisici e alcune difficoltà derivanti dalla presenza di alcuni positivi al Covid-19 nella nostra squadra, che hanno rallentato la nostra preparazione. Sicuramente potevamo fare meglio, dal secondo quarto abbiamo sbagliato l’approccio e la differenza di forma fisica ha permesso agli avversari di prendere il largo nel punteggio.
In generale, che campionato ti aspetti?
Come prima cosa, spero innanzitutto che cominci dato la situazione critica in cui viviamo. Per il livello delle altre squadre penso sarà un campionato difficile. Noi partiamo con una squadra giovane affiancata ad un gruppo di giocatori più esperti dello scorso anno. In questa stagione, inoltre, dovremo affrontare più partite in pochi giorni, quindi la gestione delle energie o gli infortuni avranno un ruolo fondamentale.
Qual è l’obiettivo di campionato per la Cestistica San Severo?
Sicuramente il mantenimento della categoria, ma cercheremo anche di ambire anche a risultati migliori lavorando duramente durante la settimana.
Qual è, invece, l’obbiettivo che Emidio Di Donato si è prefisso per quest’anno?
Voglio diventare un giocatore molto più importante rispetto alla scorsa stagione, cercando di far valere ancor più la mia presenza in campo oltre che negli spogliatoi e diventare un punto di riferimento per la squadra, sia in difesa come gli scorsi anni, ma anche in attacco e per questo ho lavorato molto durante l’estate per migliorare la mia propensione offensiva.
A giugno hai rinnovato con il San Severo. Perché hai preso questa decisione?
Tra me e la società c’è sempre stato un rapporto di stima e rispetto reciproco e quando, nonostante la situazione critica che stiamo attraversando, mi hanno palesato la loro volontà di volermi riconfermare, siamo subito giunti ad un accordo. Il San Severo è la mia seconda casa, è il luogo dove posso esprimermi al meglio e sono grato alla società per avermi fatto esibire in un campionato prestigioso come la A2.
A che età hai cominciato a giocare a basket?
Ho cominciato molto presto, quasi a 5 anni e ho subito capito che questo sport era, ed è tutt’ora, una delle mie più grandi passioni.
Chi è il tuo modello, il tuo idolo?
Magic Johnson, per la sua capacità di essere un uomo chiave nello spogliatoio, cercando di spronare sempre i suoi compagni, oltre che se stesso, prendendosi sempre grosse responsabilità.
Antonio Iammarino