Taranto, l’annata anomala dei rossoblù: lo “Iacovone” è il punto debole
Era difficile prevedere una stagione così negativa per il Taranto, che in estate sognava di vivere un campionato da protagonista dopo un grande calciomercato tra l’entusiasmo generale che ha portato a sottoscrivere quasi 1800 abbonamenti. Con il passare delle settimane però i rossoblù hanno deluso sempre di più e sono bastati pochi mesi per dire addio in maniera definitiva alla corsa verso la promozione.
Nell’ultimo decennio la compagine ionica non è riuscita mai a vincere il girone H, ma ha sfiorato la vittoria in diverse occasioni e più volte ha lottato fino all’ultima giornata. La sostanziale differenza rispetto al passato, però, riguarda il ruolino di marcia nelle partite casalinghe. Anche nei momenti di difficoltà, nelle annate precedenti il Taranto ha sempre trovato rifugio tra le proprie mura, dove raramente ha concesso tanti punti alle avversarie. Quest’anno, invece, in trasferta il rendimento è da prime della classifica, mentre in casa sono stati collezionati solo 17 punti nelle 13 gare disputate. Un paradosso visto che lo Stadio “Erasmo Iacovone” storicamente è sempre stato il punto di forza dei rossoblù.