Dopo aver chiuso la settimana dei tre derby in sette giorni, il Foggia di Zdenek Zeman affronta il Picerno di Palo in una gara assolutamente da vincere per rimanere attaccata alla posizioni di vertice. Picerno che è stato in qualche modo anch’esso artefice della risalita del Foggia dalla D alla C due stagioni orsono visto che proprio la società rossoblù è stata coinvolta nella combine della gara con il Bitonto che la Federazione punì con la retrocessione in serie D, riammettendo tra i professionisti appunto il Foggia.
Oggi lo Zoom di FCM si concentra sull’attaccante sicuramente più “blasonato” della rosa costruita dal presidente Donato Curcio, vale a dire Reginaldo Ferreira da Silva o più semplicemente Reginaldo.
Nato in Brasile il 31 luglio 1983, Reginaldo ha girato davvero mezz’Italia nel corso della sua carriera mettendo in mostra soprattutto grandi doti fisiche ed atletiche oltre che tecniche. Capace di agire sia da punta esterna che da centravanti, l’attaccante brasiliano esplose con la maglia del Treviso a cavallo tra il 2004 ed il 2006 quando trascinò la formazione veneta dalla C1 alla serie A, conquistandosi la chiamata di una grande squadra come la Fiorentina.
Ottima la stagione in viola, quella post-calciopoli del 2006/07, con Reginaldo che contribuì alla conquista della qualificazione in Uefa nonostante gli 11 punti di penalizzazione inflitti alla società gigliata. Seguiranno poi le poco fortunate esperienze a Parma, del neo presidente Ghirardi , e Siena dove in 5 stagioni e 150 presenze, mise a segno solo 17 reti complessive.
Reginaldo proprio in quel periodo balzò agli onori della cronaca per la sua love story con l’ex velina Elisabetta Canalis, storia che durò sette mesi appena ma che, come racconta proprio lui in una recente intervista al Corriere dello Sport, gli tolse qualcosa dal punto di vista calcistico visto che molti direttori sportivi lo etichettavano come “lo stallone della Canalis” (sue testuali parole) piuttosto che uno con oltre 150 presenze in Italia.
Ritenta l’avventura in Italia scegliendo la maglia della Paganese, dopo una parentesi in patria al Vasco da Gama, e grazie ai campani ritrova la sua forma migliore anche se non riesce mai a concretizzare dal punto di vista realizzativo in maniera significativa.
Seguiranno le esperienze con Trapani, Pro Vercelli (segnerà il gol del momentaneo vantaggio allo Zac in Serie B in una gara poi vinta dai rossoneri per 2-1), Monza, Reggina, Catania ed infine Picerno, dove ha deciso di sposare il progetto rossoblù che lui stesso loda in maniera significativa.
Proprio Reginaldo in una intervista a lacasadic.com spiega come sia stato colpito in maniera positiva dall’ambiente del Picerno, fatti di giovani e di ragazzi desiderosi di affermarsi nel calcio che conta, un elemento che ha inciso tanto nella sua scelta di lasciare Catania, dove aveva ancora un anno di contratto, ma dove si sentiva messo ai margini del progetto tecnico etneo. Reginaldo vuole portare la sua esperienza al servizio del club lucano ed i risultati gli stanno dando ragione visto che, a parte la sola rete segnata sino ad ora, il club si trova a metà classifica a quota 15 punti con 5 lunghezze di vantaggio sulla zona play out.
Tullio Imperatrice