Chi non vuol giocare…in tribuna deve andare. Si attende la contromossa della società dopo le dimissioni di Capuano
Capuano lascia e non raddoppia. La comunicazione ufficiale del Foggia non lascia spazio a ripensamenti del mister ed apre scenari inquietanti. Di chi sono le responsabilità di questo scempio? Questa volta la percentuale più bassa va attribuita alla società che ha cercato di fare le cose in modo organizzato e nei tempi giusti. Sul podio, invece, sale il direttore sportivo Roma colpevole di aver portato a Foggia un gruppo di giocatori atleticamente a terra, mezzi rotti e con caratteri difficili da gestire. Eppure sulla carta questi calciatori dovevamo “spaccare” ed, invece, hanno rotto, in tutti i sensi. Chi siederà sulla panchina al posto di Capuano dovrà avere gli attributi per fare ordine. Troppi leader in quello spogliatoio, per non dire galli. Eppure, hanno avuto contratti e rinnovi senza difficoltà da parte della società. Per avere in cambio prestazioni scarse, così come scarsi sono stati I risultati. Preferiremmo vedere giocare il giovane Pazienza, Silvestro, Vezzoni, lo stesso Sarr in coppia con Murano che, a parlare sono i numeri, ha ricevuto uno o due palloni giocabili ogni partita (è stato isolato dal gruppo?). Si può perdere per inferiorità, per sfortuna, per una giornata storta. Ma non si possono perdere partite e punti come quelli lasciati per strada in questa prima parte del campionato. Dire che un allenatore possa fare al caso del Foggia in questo momento è davvero difficile. Chi verrà a Foggia chiederà carta bianca e garanzie. Chi non vorrà giocare la partita dovrà vedersela dalla tribuna. Tutto questo in attesa del mercato di riparazione.