Foggia, una domenica bestiale: attentati contro proprietari e calciatori, Padalino esonerato. I veri tifosi stiano vicino alla squadra
Una notizia dopo l’altra, dagli attentati incendiari fino all’esonero di Padalino: una domenica “bestiale”, che i tifosi del Foggia non dimenticheranno tanto facilmente.
Per la società rossonera quella di oggi è stata una notte infernale: l’incendio dell’auto di Iemmello, la bomba-carta esplosa alla Tamma (quartier generale della proprietà) ed un esplosivo nel giardino dell’abitazione di Busellato. Avvenimenti che hanno fatto indignare l’intera nazione e che hanno fortemente ricordato le “proteste” incivili già accadute in passato: gli schiaffi al portiere Ginestra, l’aggressione all’ex patron Casillo, l’assalto al pullman rossonero nel marzo 2016 dopo la sconfitta di Andria, gli scontri contro la polizia prima della partita col Pescara.
E dopo avvenimenti del genere, risulta anche difficile parlare di calcio. Ma è necessario farlo, visto che la società ha comunicato l’esonero di Pasquale Padalino, che in tre mesi ha collezionato solo due vittorie e sei pareggi (quattro invece le sconfitte). Per il tecnico foggiano è stata fatale la sconfitta di ieri nel derby col Lecce: quando era invece sulla panchina dei salentini, fu la sconfitta col Foggia (3-0 allo “Zaccheria”) a far traboccare il vaso, anche se in realtà Padalino venne esonerato un mese dopo, a seguito della sconfitta interna col Messina.
In un momento del genere i veri tifosi devono essere vicino alla squadra e alla società. Gli pseudo-tifosi invece possono benissimo stare a casa, aspettando magari i verdetti delle forze dell’ordine.