Il Foggia ha 74 punti, traguardo mai raggiunto in un campionato nel suo quasi secolo di storia; eppure in città le bandiere sono ancora riposte negli sgabuzzini perchè c’è ancora un ostacolo che si frappone tra i rossoneri e la serie B e questo ostacolo si chiama Lecce.
I giallorossi continuano a non mollare, a viaggiare con una media superiore ai due punti a partita e, in qualunque altra stagione, avrebbero potuto conquistare il salto di categoria.
Se quindi si lotterà ancora per stabilire la squadra vincitrice di questa stagione, il merito è sicuramente dei leccesi che sono stati gli unici a frenare la corsa di una squadra schiaccia sassi come il Foggia.
Eppure Padalino a Lecce non è amato dalla tifoseria che anche in occasione della vittoria sulla Juve Stabia non hanno risparmiato cori e contestazioni nei confronti del tecnico che forse ha la colpa di essere nato a Foggia.
Forse dovrebbero essere proprio i foggiani a criticare l’allenatore leccese e non solo perchè è rimasto l’unico in grado di rovinare la festa ai rossoneri, ma anche per il fatto che lo scorso anno, con il suo Matera, interruppe la strada alla squadra di De Zerbi, strada che avrebbe potuto portare alla promozione diretta; invece a Foggia Padalino è stimato ed adorato, non per le sue origini, ma per la professionalità dimostrata da calciatore e da tecnico nella squadra rossonera.
Lecce ha dato i natali a tanti campioni del calcio che dal Salento hanno preso il volo verso mete anche internazionali e, pur portando la squadra giallorossa nel cuore, sul campo hanno onorato con professionalità la maglia che indossavano, esattamente come ha fatto e sta facendo Pasquale Padalino.
Nello sport, ogni tanto, bisogna avere un grande pregio, quello di riconoscere la superiorità dell’avversario ed il Foggia, quest’anno, è superiore a tutte gli altri.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it