Foggia, la visita a sorpresa di Bryan Roy allo Zaccheria

Non ci sono parole per descrivere Bryan Roy: il “tulipano nero” è probabilmente uno dei talenti più cristallini che si siano mai visti a Foggia. In Capitanata arrivò grazie a Mino Raiola, che proprio con l’attaccante olandese iniziò la sua attività di procuratore sportivo.

Oggi Bryan Roy è tornato a calpestare il prato del Pino Zaccheria, che lo ha visto protagonista per l’ultima volta nel 1994. Sin da subito la freccia (rosso)nera, intervistato da Lino Zingarelli, inizia con i ricordi: “22 novembre 1992: il mio primo gol, di testa. Sotto la Curva Nord. Esordio e gol, contro il mio amico Aron Winter. Nella Lazio c’erano Signori, Gaiscogne… Erano troppo forti. Ma noi anche ed eravamo giovani. Mister Zeman mi ha fatto segnare molti gol (contro Lazio, Pescara ed Inter, ndr), dava allegria in campo, io volevo giocare per la gente. Per questo mi è piaciuta la scelta di venire a Foggia. Il secondo anno è stato bellissimo: all’ultima giornata potevamo andare in Europa. Ma per Foggia arrivare in Serie A all’ottavo posto è stato comunque incredibile“. Tanti rimorsi per quella mancata qualificazione in Coppa UEFA: “Di Canio, un giocatore troppo forte. L’ultimo sogno era vincere contro il Napoli, era molto difficile ed allora Di Canio era il giocatore più forte in Italia“.

Con te in campo c’erano Giovanni Stroppa e Beppe Di Bari, attualmente allenatore e direttore sportivo del Foggia. “Una cosa bellissima, sicuramente io tornerò qui per vedermi una partita di Serie B. Ho portato con me un calciatore olandese, amico di mio figlio. Giovanni giocava dietro di me e lui era un centrocampista fuoriclasse. Dopo il Foggia è andato al Milan. È stato uno dei più forti centrocampisti con cui ho mai giocato. Ed io ho giocato con Witschge Ronald Koeman. Stroppa è ai loro livelli“.

Infine Roy ci tiene ad esprimere un pensiero sul pubblico rossonero: “La gente era caldissima. Tornerò a Foggia per vedere la vostra squadra“.