Ci sono delle partite che valgono di piú del prezzo del biglietto e Foggia Salernitana é stata una di quelle, giocata a grandi ritmi, senza esitazioni e sicuramente ricca di emozioni.
La gara é stata sicuramente condizionata dai primi cinque minuti, caratterizzati da episodi determinanti come l’errore di Cavallaro ed il gol salernitano che hanno di conseguenza indirizzato l’andamento successivo dell’incontro: il Foggia che si é smarrito solo nei successivi 5-10 minuti quando i granata sembravano poter gestire, con diligenza ed esperienza, un vantaggio inaspettato.
Il merito del Foggia, quello che fa ben sperare per il futuro, é stato il saper crescere durante l’incontro senza timori reverenziali, dimostrando una tenuta atletica di tutto rispetto che ha garantito la giusta luciditá sino al 95′. Probabilmente qualcosa va ancora rivisto, sicuramente si dovrá prendere una decisione sulla scelta dell’esterno destro alto, scelta che sta condizionando le prestazioni del Foggia in attacco, ma la crescita e la maturitá della squadra nella gara di ieri lasciano ben sperare. Il gol di Iemmello non é un gol che arriva cosí per caso: il lancio di Agnelli, illuminante e preciso, ed il movimento dell’attaccante rossonero, sono ingranaggi del gioco di De Zerbi che pian piano si stanno regolando e che possono solo regalare altre soddisfazioni al popolo rossonero.
Se Bancivenga al 93′ avesse messo la palla in porta, sarebbe venuto giú lo Zaccheria e nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo o all’ingiustizia di un risultato finale; questa volta non si puó non essere d’accordo con il tecnico rossonero quando dice che alla sua squadra mancano almeno 4-5 punti, quei punti che l’avrebbero proiettata nei quartieri alti della classifica. Comunque una squadra che lotta, che ha la luciditá al 90′ di preparare e realizzare quella azione che rimedia lo svantaggio, non potrá in futuro continuare a steccare per quel che riguarda il risultato finale: bisogna continuare a crederci, a sperare e a restare tutti uniti.