Girone H: il punto sulle undici pugliesi, dopo sette Giornate di Campionato
Quarantasette giorni; questo il periodo intercorso dall’inizio di un campionato entusiasmante, avvincente ed equilibrato più che mai (dalla prima all’ottava in classifica, sono racchiuse in tre soli punti). Sette le Giornate sin qui disputate, in un Girone H che ha già riservato molteplici sorprese, con diverse compagini che continuano a stentare, altre che hanno rispettato le attese, altre che hanno deluso ed altre ancora, una su tutte, andate ben oltre ogni più rosea aspettativa.
Ma vediamo di analizzare nel dettaglio ed in rigoroso ordine alfabetico il rendimento che ha caratterizzato il percorso di ognuna delle undici formazioni pugliesi, a un mese e mezzo dall’inizio del campionato.
AUDACE CERIGNOLA (13.mo in classifica – 8 punti): Senza ombra di dubbio la più grande delusione, non solo delle pugliesi, ma dell’intero Girone. L’inizio in netto ritardo per le note vicende precampionato, non può più costituire un alibi dopo un mese di gare ufficiali e in casa gialloblù ne si è ampiamente consapevoli. Dopo il doppio 2-1 inflitto in tre giorni, al Grumentum prima e al Casarano poi, sono arrivate tre sconfitte con Brindisi, Foggia e Nardò e due pareggi a reti bianche con Fidelis Andria e Bitonto, ma ciò che è peggio è che dopo la doppietta di Loiodice contro i rossazzurri salentini, non si è più segnato nelle successive sei gare ufficiali, Coppa Italia di Serie D compresa (sconfitta 2-0 a Taranto). Un vero e proprio campanello d’allarme che ha costretto la Società a correre ai ripari sul mercato. Calciatori importantissimi come Sansone e Reider Rodriguez, vanno ad aggiungersi ad attaccanti del calibro di Loiodice, Marotta, Boufous, Martiniello, Cinque e non solo. Il problema, più che nei ‘nomi’, sembra essere nella testa e nelle gambe dei ragazzi di Mister Alessandro Potenza, uomo avvolto da una pressione inaudita, al timone di una squadra condannata a vincere e che vede il primo posto lontano già sette punti. La gara di Sorrento sarà indubbiamente il crocevia della sua avventura in gialloblù, ma anche della Stagione del Club di Patron Grieco, che adesso si aspetta un filotto di vittorie per risalire la china, al più presto.
BITONTO (3.o in classifica – 13 punti): Se dovessimo guardare solo la classifica, vedendo il Bitonto al terzo posto a meno due dalla vetta, potremmo sicuramente affermare che i neroverdi si siano resi protagonisti sin qui di un ottimo cammino. Stessa identica considerazione che potremmo fare analizzando il ruolino del sodalizio di Patron Rossiello dal 1º Settembre ad oggi. Quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte, sono un buon viatico per una squadra che punta a vincere il campionato, anche se, i quattro successi, sono arrivati contro squadre dal valore nettamente inferiore a quello dei bitontini. Pareggiare a Cerignola ci può stare, perdere a Fasano tutto sommato anche e forse ad oggi, l’unica ‘macchia’, può considerarsi quello 0-1 subito al “Città degli Ulivi” contro l’Agropoli. Peccato però che non siano i risultati ottenuti sin qui a condizionare il nostro giudizio, bensì la totale assenza di un gioco convincente, gradevole e di una manovra che ci saremmo aspettati fosse spesso travolgente, considerato il valore di una rosa di categoria decisamente superiore. Prima però di criticare Mister Taurino ce ne passa; in fondo la classifica è tutt’altro deficitaria e sappiamo bene che, specie in Serie D, conta essere pratici e cinici piuttosto che ‘belli’ e sofisticati. Il Bitonto non piace, non convince, ma è lì a due punti dalla vetta e soprattutto è atteso dal primo grande match del proprio torneo. Sabato prossimo infatti, c’è Bitonto-Taranto, una gara nella quale ci si gioca tantissimo. Non ci sono solo tre punti in palio ma molto, molto di più, specie per i due tecnici. Una partita che ci dirà tanto sulle reali potenzialità di un Bitonto che ha il dovere di fare un netto salto di qualità.
BRINDISI (4.o in classifica – 13 punti): Per gli adriatici, quarto posto in graduatoria pur avendo gli stessi punti del Bitonto ma, rispetto ai neroverdi, i biancazzurri hanno attualmente una peggiore differenza reti. Quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte anche per i ragazzi di Massimiliano Olivieri, la cui classifica va letta nella maniera più consona ed oculata possibile. Il sodalizio del Presidente Vangone ha pur sempre quell’etichetta di ‘neopromossa’ che consente di avvertire una pressione leggermente minore, in un contesto esigente come pochi e dove inoltre v’è da gestire il peso di una maglia con pochi eguali nella categoria. E al netto di tutte queste considerazioni non si può far altro che promuovere a pieni voti questo Brindisi, che ad oggi ha avuto un solo passaggio a vuoto, in quel pomeriggio del 15 Settembre in cui i biancazzurri sono stati asfaltati al “Capozza” di Casarano, battuti 4-0 in una gara senza storia. Per il resto, solo grandi soddisfazioni, eccezion fatta per la sconfitta onorevole ed ‘accettabile’ di Andria con la Fidelis che in quella circostanza pote’ godere di una doppia superiorità numerica. Il pareggio con il Foggia nell’ultimo turno, le vittorie con Taranto e Audace Cerignola ci hanno consegnato un Brindisi forte, solido, quadrato, piacevole da veder giocare e ben allenato dal proprio tecnico, spinto dall’entusiasmo di una piazza affamata, consapevole che ci siano tutti i presupposti affinché questo campionato possa regalare delle gioie memorabili all’ombra del “Fanuzzi”.
CASARANO (9.o in classifica – 10 punti): Se c’è una squadra in assoluto più difficile da inquadrare, questa è proprio quella di Mister Pasquale De Candia. I rossazzurri, dopo sette Giornate, si trovano a metà classifica con 10 punti racimolati sui 21 disponibili, a meno due dalla zona Play-Off e a meno due da quella Play-Out. In un torneo anomalo, per certi versi strano e molto particolare, non si può francamente parlare di ‘delusione’ rispetto al cammino sin qui compiuto dal Club salentino. Certo è, che per gli investimenti fatti in estate dal sodalizio del Presidente Giampiero Maci, qualche punticino in più, arrivati a questo punto, ce lo si aspettava. Però è necessario anche essere onesti ed obiettivi e riconoscere che l’organico del Casarano sia nel complesso ‘inferiore’ rispetto a quello di almeno altre 4/5 squadre, perciò possiamo parlare di rotta perfettamente in linea con quello che è il reale valore di questa compagine. Ambire ad un piazzamento Play-Off è più che lecito, ma per potervi credere fino in fondo è necessario che la squadra trovi un’identità ben precisa e soprattutto una continuità di risultati, entrambi aspetti fondamentali e per i quali si attende un definitivo salto di qualità. Il Casarano, ad oggi, è quel tipo di squadra che ha il potenziale da Top, ma che non riesce a fare quello step decisivo verso l’alto, motivo per cui la si lascia in quel limbo di formazioni che non si possono definire ‘grandi’, ma neppure ‘medio-piccole’. Perdere di misura contro Taranto, Audace Cerignola e Fidelis Andria ci può anche stare, pareggiare 0-0 con il Sorrento un po’ meno, mentre battere senza brillare Nardò e Grumentum lo si può definire un minimo sindacale. Ecco, è proprio un’identità ben precisa che manca a questa squadra, apparsa convincente solo nel Derby del “Capozza” contro il Brindisi, annientato con un secco ed inequivocabile 4-0. Ma da quel pomeriggio del 15 Settembre, non si è visto alcun progresso sostanziale nel mese successivo, tanto che qualcuno ha cominciato a paventare un repentino cambio in panchina, un avvicendamento che i più, allo stato attuale, ritengono necessario, mentre noi ci limitiamo a dire che stia facendo bene la Società a dare tempo e fiducia ad un tecnico capace, che deve solo riuscire a trovare la strada meno tortuosa da seguire; una persona perbene che merita di essere appoggiata ancora e sostenuta da un pubblico esigente per tradizione, ma che deve fare la sua parte per spingere un gruppo che ha bisogno di essere supportato e non contestato, specie dopo sole sette Giornate di campionato. Adesso i rossazzurri sono attesi da un trittico di fuoco, con le trasferte di Foggia e Bitonto e nel mezzo il Derby con la Team Altamura. Da qui al 3 Novembre, capiremo che tipo di ruolo vorrà e potrà recitare questo Club nel campionato in corso. Un tris di gare meravigliose che sarà seguito poi da un calendario in netta discesa. E proprio ora è tempo di guardarsi negli occhi tutti quanti e scegliere se tirarsi fuori da quel ‘limbo’ per diventare finalmente grandi o per restare nella mediocrità di un torneo anonimo che non apparterrebbe alla tradizione di tutt’altro tenore propria di questa gloriosa Società.
CITTÀ DI FASANO (1.o in classifica – 15 punti): La sorpresa di questo inizio di campionato è sicuramente il Città di Fasano, reduce da 5 vittorie e 2 sconfitte alquanto immeritate. La formazione di Mister Laterza è stata ulteriormente rinforzata con giocatori di primissimo livello e proprio come lo scorso anno, i biancazzurri hanno iniziato in maniera perfetta la Stagione conquistando tre vittorie nelle prime tre giornate. Una formazione altamente prolifica specie nelle ultime due gare disputate, proprio come confermano le sei reti messe a segno, a testimonianza di un gioco fluido, divertente e spumeggiante. (A cura di Massimiliano Fina).
FIDELIS ANDRIA (8.a in classifica – 12 punti): Sei risultati utili consecutivi per la Fidelis Andria di Giancarlo Favarin, reduce dal successo esterno per 3-0 contro l’Agropoli, a dimostrazione di come la formazione biancazzurra stia attraversando un ottimo periodo di forma. Domenica prossima sarà l’ultima gara che i federiciani giocheranno lontano dal proprio rettangolo di gioco e probabilmente, questo, potrebbe rivelarsi un’arma in più per il Bomber Principe degli andriesi Loris Palazzo, che al “Vicino” di Gravina in Puglia, due domeniche fa, si è scatenato e ha trascinato i suoi alla vittoria con una sontuosa doppietta. (A cura di Massimiliano Fina).
FOGGIA (2.o in classifica – 14 punti): La sconfitta alla Prima Giornata contro la capolista Città di Fasano, è ormai solo un lontano ricordo. Da quel giorno sono cambiate in un attimo tante cose, ma più che sulla panchina, sono mutate nella testa dei ragazzi del Presidente Felleca. Dopo quel k.o., il Foggia non ha più perso e lo score d’inizio Stagione parla di otto vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta in undici uscite ufficiali, comprese le quattro vittorie su quattro gare disputate in Coppa Italia di Serie D. Negli scontri diretti sin qui affrontati si sono racimolati 7 punti su 9, battendo il Taranto ed i ‘cugini’ dell’Audace Cerignola e pareggiando in trasferta con il Brindisi. 14 i punti in classifica, a meno uno dalla vetta e con il miglior attacco del Girone (10 gol all’attivo) alla pari con altre tre compagini. Sono numeri. Numeri che parlano di una squadra che sta facendo appieno il suo dovere. E se a ridosso dell’avvento di Ninni Corda sulla panchina rossonera le prestazioni lasciavano un po’ a desiderare, a metà Ottobre è il campo a dimostrarci quanto la crescita anche in questo senso sia stata netta ed esponenziale. Il Foggia, in questo determinato momento storico, è padrone del campo, impone la propria superiorità contro chiunque e grazie alla bontà delle prestazioni ha conquistato l’esigente pubblico foggiano, pienamente soddisfatto di ciò che si sta facendo e totalmente dalla parte di squadra e Società. Ci sono ancora ampi margini di miglioramento e Mister Corda è il primo a riconoscerlo, ma i presupposti non potrebbero essere migliori. La strada è lunghissima, ma è quella giusta; e con la determinazione e l’unità d’intenti palesate in quest’ultimo mese e mezzo, si può raggiungere qualunque traguardo, perché i Satanelli sono veramente forti e destinati a guardare presto tutti gli altri dall’alto in basso.
GRAVINA (10.mo in classifica – 10 punti): Una domenica da dimenticare per il Gravina: la pesante sconfitta subita nell’ultimo match contro il Gladiator, ha nettamente ridimensionato i gialloblù che in queste prime sette giornate di campionato hanno mantenuto inviolato il loro fortino, sino alla sfida con i sammaritani e sono stati capaci di conquistare tre vittorie ed un pareggio in sette gare disputate. Tenendo presente che nelle ultime due partite hanno subito altrettante sconfitte, nonostante uno dei due ultimi avversari si chiamasse Bitonto. In ogni caso la formazione di Mister Valeriano Loseto ha approcciato nel migliore dei modi al campionato, in un raggruppamento decisamente impegnativo. Ovviamente per i gialloblù l’obiettivo è il mantenimento della categoria, ma, al momento, possiamo affermare con certezza che il bilancio può considerarsi più che positivo. (A cura di Massimiliano Fina).
NARDÒ (17.mo in classifica – 3 punti): La classifica attuale è impietosa; penultimo posto con 3 punti, frutto di una clamorosa vittoria interna con l’Audace Cerignola, a fare da contraltare ad altre sei sconfitte, alcune delle quali onestamente immeritate. Ai ragazzi di Mister Foglia Manzillo tutto si può dire tranne che non ci mettano tutta la dedizione del mondo nei vari impegni domenicali, ma purtroppo la sola abnegazione non basta. Se poi a questo si aggiunge una discreta dose di sfortuna, non si può pensare se non ad un percorso in salita, con tante difficoltà da affrontare e con all’orizzonte un obiettivo che ad oggi appare molto più simile ad un ‘miracolo sportivo’, piuttosto che un traguardo concreto.
TARANTO (5.o in classifica – 12 punti): Momento particolare in casa rossoblù: non sono bastati tre punti conquistati contro la Team Altamura nell’ultima partita di campionato, a scacciare i malumori di una piazza che sicuramente si aspettava ben altro inizio dalla formazione di Nicola Ragno. Certo, l’allenatore molfettese ha dovuto fare i conti con una squadra piena di infortunati, (soprattutto nel pacchetto difensivo), ma nonostante questo, bisogna tenere anche in considerazione un gioco che non riesce a decollare e nell’ultima partita contro i murgiani si è vista l’incapacità degli ionici, soprattutto nel reparto offensivo, di arrivare in zona gol. Ma nonostante questo, a fatica, si è arrivati a quei tre punti così fondamentali che hanno ridato morale e consapevolezza dei propri mezzi in vista della difficile trasferta di Bitonto. (A cura di Massimiliano Fina).
TEAM ALTAMURA (15.a in classifica – 7 punti): L’ultima sconfitta casalinga della Team Altamura contro il Città di Fasano è costata la panchina a Severo De Felice. L’allenatore foggiano è stato esonerato dalla società altamurana che al suo posto ha chiamato Alessandro Monticciolo. Il neoallenatore biancorosso, nativo di Massa Marittima, ha accumulato una grande esperienza nel calcio professionistico al fianco di Marco Giampaolo nell’Empoli e nell’ultima stagione come collaboratore tecnico di Vincenzo Vivarini ad Ascoli Piceno. Dopo l’ottima prova allo Iacovone, nonostante la sconfitta, adesso è chiamato al compito di risollevare una squadra che milita nei bassifondi della classifica, ma soprattutto, deve ritrovare un’identita tra le mura amiche, dove la Team ha rimediato una sola vittoria ed un pareggio in tre gare disputate. Adesso spetterà al nuovo tecnico riportare entusiasmo in un ambiente non facile da gestire, ma è innegabile che i primi segnali siano decisamente incoraggianti. (A cura di Massimiliano Fina).
Fonte: www.tuttoseried.com