Catania, Pulvirenti: “Bravi i miei. Unico errore non fare gol”
E’ intervenuto nel post-gara di Catania-Foggia, Giovanni Pulvirenti, allenatore del Catania alla terza sconfitta consecutiva dopo Lecce e Pagani. Ecco le sue parole ai microfoni della sala stampa dello stadio “Angelo Massimino” di Catania dopo il match conclusosi con la vittoria della formazione dauna per una rete a zero grazie alla firma di Cosimo Chiricò con la decisiva deviazione di Gil Drausio:
“Avevamo stabilito di cercare di non dare riferimenti al Foggia, lavorando sugli smarcamenti preventivi e così ho deciso di lasciare in panca Pozzebon in un 3-4-3 senza un vero attaccante. Non abbiamo concesso nulla nel primo tempo al Foggia e l’unica cosa che ci possiamo rimproverare è quella di non aver fatto gol. Se pensiamo alla sconfitta in sé è normale fasciarsi la testa. Però se pensiamo che il nostro avversario si chiamava Foggia, una squadra da 55 gol, in grado di strapazzare il Lecce e in grado di vincere 9 delle ultime 10 partite, posso dire solo “bravi ragazzi”. Io credo che il calcio sia fatto di equilibri e credevo che negli ultimi minuti essendoci la necessità di giocare con lanci lunghi alla ricerca di una “torre” sia più utile un attaccante di ruolo. Il Foggia ha nel suo DNA la capacità di “correre all’indietro” e saper fare male anche in campo aperto, abbiamo cercato di non prestare loro il fianco. Abbiamo preso gol con un autorete e 10’ dopo con la stessa situazione, a nostro favore, abbiamo preso la traversa. E’ un momento un po’ così. L’analisi la si fa sul risultato ma cerchiamo di ripartire dalla prestazione. Ho visto uno Scoppa in crescita. I giocatori hanno bisogno di una forma di continuità, credo che abbia fatto giocate importanti e non ha fatto assolutamente una cattiva partita. Ci sono anche gli avversari, ricordo che abbiamo giocato con il Foggia. La punizione dalla quale nasce il gol del Foggia è assegnata dall’assistente e nasce dopo un intervento di Martinelli che avrebbe potuto portare al doppio giallo. Ci siete voi giornalisti a giudicare, mi fa piacere che abbiate visto ma non voglio cercare nessun alibi. Ripeterei tutte le scelte che ho fatto, però con questo non voglio dire che sono uno che non sbaglia. Faccio scelte in base a quello che vedo durante la settimana. Non credo sia una questione di modulo ma di principi di gioco, il concetto primario è lavorare per dare un pensiero su cosa fare nelle due fasi di gioco e quanti uomini portare oltre la linea del pallone quando si fa possesso”.