De Zerbi: “Squadra speciale. Non era facile questa sera”

De Zerbi: “Squadra speciale. Non era facile questa sera”

Parla il mister rossonero De Zerbi:

Cos’è successo alla fine con Lerda?

Volevo dargli semplicemente la mano.

Il Foggia si siede al tavolo delle grandi?

Siamo ancora abbastanza lontani. Non abbiamo tirato tantissimo, ma abbiamo fatto una grande gara. Sono bravi, e sono i favoriti per il campionato per me. I primi venticinque minuti abbiamo giocato noi. Poi siamo calati. Ma la nostra squadra è speciale fatta di ragazzi speciali. E uno dei segreti della squadra è la bravura di Peppe Di Bari, per gli acquisti messi a segno.

Il presidente ha speso belle parole per lei. C’è già un’intesa di massima per continuare insieme?

Io questo gruppo non lo lascio facilmente. Sono riconoscente a chi mi ha portato contro il volere di tutti, mi voleva solo Di Bari.

La partita di Sainz-Maza?

Mi è piaciuto. Più gioca, più migliora. La mia scelta era quella di tener palla, perché non siamo una squadra molto abile nella riconquista. Trascuriamo un po’ la fase di non possesso. Ecco il perché della scelta di Maza, è un giocatore di qualità, aumenta il tasso tecnico.

Lei voleva vincerla con il gioco, ma l’ha risolto con il cambio di Leonetti al posto di Cavallaro e non di Sarno.

Chi tra Bollino e Leonetti ha più senso del gol è Leonetti. E a me piace un destro che gioca a sinistra. Ecco perché ho messo lui. Ma Bollino è un giocatore forte.

Cosa manca ancora per finalizzare di più?

Davanti abbiamo tre giocatori forti, ma sono tre anarchici. Si fa un po’ fatica a farli giocare insieme, perché sono tecnicamente forti tutti. Se miglioriamo anche in questo, facciamo un salto di qualità importantissimo.

Sabato il Foggia va a Reggio.

Siamo con la bava alla bocca. Su questo siamo tranquilli.

La prestazione di D’Allocco?

E’ un grande giocatore, e merita il giusto riconoscimento, come tutti i giocatori foggiani, anche dalla società. Vado oltre le mie competenze, ma se lo meritano.

In chiave mercato, la squadra bisogna rinforzarla secondo lei?

Vediamo. Io penso che se si deve toccar qualcosa, lo si fa per migliorarla nettamente. E non è facile. A me non piace allenare una rosa lunghissima. Perché non riesco a renderli tutti importanti e partecipi poi, e non mi piace.

Categoria: Intervista