Pochi minuti fa Cristian Agnelli, capitano del Foggia, ha parlato ai microfoni dei giornalisti in sala stampa.
Il centrocampista rossonero ha subito analizzato la sconfitta di Crotone: “Io penso che siamo nati per soffrire. Sapevo che la partita fosse difficile, l’avevamo preparata in virtù del fatto che giocavamo contro una squadra di Serie A, la verità è quella. Sapendo che il mister Stroppa prepara le partite in maniera buona, conoscevamo tutte le difficoltà. E così è stato. In maniera serena e tranquilla abbiamo analizzato i tanti errori e preso le cose positive. Una sconfitta immeritata, un po’ ingiusta per come l’avevamo preparata in settimana e per come eravamo nel primo tempo. Secondo me ha fatto la differenza la sfumatura. Anche i gol che abbiamo subito sono stati figli di piccolezze di cui il mister ci aveva parlato in settimana. Con un po’ di attenzione e di fortuna in più potevamo avere risultati diversi“.
E poi aggiunge: “Il mister non dorme la notte per capire quale soluzione tattica usare. Penso che tra Carpi e Crotone ci sia stata una differenza di risultato ma poca differenza nel prepararla. Sapevamo che a Crotone al di là della situazione tattica in campo c’era una qualità diversa, giocatori diversi che lasciati un secondo soli potevano risolvere. E così è stato“.
Il campionato di Serie B sarà molto lungo e difficile:”Sicuramente è presto per poter capire tutto, sicuramente è un campionato più difficile del precedente. Le squadre sono forti, noi siamo forti. Oggi aspetteremo il verdetto che ci sarà per vedere se ci saranno squadre in più o rimarremo così“.
E proprio sul verdetto del CONI, per Agnelli è meglio un eventuale ripescaggio: “Chiaro, ci sarebbero 18 punti a disposizione con sei partite in più. Farebbe piacere perché allargherebbe le partite da disputare e la possibilità di eliminare da subito questa penalizzazione“.
Cosa può fare il Foggia in questa stagione? “Al di là dello sconto che può starci come no, ci prepariamo a quello che sarà il campionato. Sono strafelice della squadra, è forte. In Serie B può dare tanto. Ma è chiaro che a dire <>. Sarebbe riduttivo dire cosa può fare al momento il Foggia. Ripeto, da foggiano vedo questa squadra forte, è chiaro che bisogna lavorarci e non siamo tutti. Parliamo di quelli che siamo, e siamo già tanta roba. Ma ci sono delle situazioni nuove da gestire, da capire, da metabolizzare. Tanto passa anche da queste sconfitte, dove analizziamo la sconfitta per un’ora e mezza perché ci serve capire dove sono stati fatti gli errori, dove migliorare. La fortuna che ho è di poter arrivare al campo il giorno dopo e di lavorare, per migliorare, formare un gruppo importante perché Foggia ha bisogno di tanto“. E poi aggiunge: “Il mio unico e solo obiettivo è quello di vincere. Non ho obiettivi personali se non quelli di squadra. Non ho voglia di focalizzarmi in nessun altro obiettivo, altrimenti potrei solo dispendere energie. Ho voglia solo di cercare la vittoria in qualsiasi caso ed in ogni situazione“.
Sulla squadra: “Il gruppo è formato da calciatori forti, non lo dico io ma la storia di ognuno di noi. Poi è chiaro che per formare un gruppo, è difficile farlo in due settimane o un mese. Ci vogliono sconfitte, vittorie, l’ambiente. Alcuni ragazzi hanno bisogno della crescita personale. C’è bisogno a volte di stare panchina, a volte di giocare. Ci sono tanti aspetti su cui noi stiamo lavorando e step dopo step dobbiamo arrivare a capire al più presto le cose per poter formare questo gruppo forte. Noi purtroppo e per fortuna non possiamo stare dietro a tutti, abbiamo bisogno di essere forti, di credere nel nostro gruppo“.”Questa sosta ha dei lati positivi e dei lati negativi, sicuramente. Ci siamo resi conto che c’è qualche ragazzo fuori, da recuperare, e questa è una cosa buona. La sconfitta col Crotone è stata la prima del campionato, è chiaro che c’è da imparare. La fortuna che abbiamo è l’allenatore, ci dà quella voglia di non accontentarsi mai. Un po’ alla volta dobbiamo capire tutti insieme che abbiamo un unico obiettivo. Siamo ancora all’inizio, se riusciamo a capire che le sconfitte e le vittorie ci servono in ogni situazione, arriveremo all’obiettivo“.
Cosa è cambiato tra le gare con Carpi e Crotone? “Ero così felice in tribuna, perché partire con una vittoria così netta per noi poteva dire tanto. Non sono cambiati i programmi, siamo una squadra forte. Sono contento di come stiamo lavorando, di che forza stiamo esprimendo. Sapevamo benissimo che Carpi era diversa da Crotone e che Crotone sarà diversa da Palermo. Ogni partita deve essere diversa, cercando di analizzare gli episodi. Però il cuore e la voglia devono essere sempre gli stessi. Forse c’è stata poca veemenza, ma quella voglia di prendere la palla e portarla a centrocampo l’abbiamo avuta fino al 90′“.
Come si trova Agnelli nel nuovo modulo adoperato da mister Grassadonia? “Bene, io l’ho sempre fatto. Probabilmente è proprio il mio ruolo ideale, però non è quello. Non è il modulo, probabilmente cosa ci è mancato nel secondo tempo è stata quella ferocia di voler riprendere la partita. Ci siamo adattati ai ritmi del primo tempo che però purtroppo ci hanno danneggiato a livello fisico“.