Le dichiarazioni dei protagonisti dopo il pareggio tra Foggia e Catanzaro
D’Urso: «Un punto che fa morale perché raccolto su un campo difficilissimo. Avevamo preparato la gara per non prenderle e interrompere le trame di gioco del Foggia, una squadra forte con un ottimo organico, e la nostra priorità era distruggere il loro gioco. Quando ci hanno fatto il gol siamo stati costretti ad attaccare, consapevoli che gli avversari ci fossero superiori. La squadra si è scossa con l’ingresso di Taddei e Agodirin, si tratta di due giocatori importanti che saranno titolari non appena la condizione fisica lo consentirà. Resta il fatto che noi prepariamo la gara in base all’avversario e oggi la nostra priorità era contenerli».
Ricci: «Dedico il gol alla mia ragazza Alessia, a mio fratello Marco e alla mia famiglia. Siamo una squadra giovane, che sta facendo gruppo. Siamo consapevoli di dover migliorare lavorando tanto. Il gol è stato una liberazione. Avvertiamo tanto la pressione. Sappiamo che Catanzaro è una piazza importante come Foggia. Il presidente ha fatto molto l’anno scorso e anche quest’anno si sta impegnando tantissimo anche se è solo. Ci sta sempre accanto, ma al momento siamo questi e dobbiamo migliorare tanto sotto il profilo caratteriale».
Agnelli: «Due punti persi per colpa di 5/10 minuti di sbandamento. Sappiamo di essere una grande squadra e sono convinto che ci rifaremo. Il campionato per noi inizia oggi, non importa l’aver perso punti oggi e a Pagani».
Iemmello: «Il risultato è relativo, era importante ritrovarsi. Personalmente credo di aver giocato la miglior partita da quando sono a Foggia. Quello di quest’anno non è un gruppo, è una famiglia consapevole dell’obiettivo che deve raggiungere. Se giochiamo così vinceremo le prossime dieci partite. Al gol non ho esultato perché rispetto il Catanzaro».
De Zerbi: «Brucia da morire. Ovviamente sono due punti persi. eritavamo la vittoria. Il Catanzaro ha giocato con5 difensori in linea fissi che in alcuni casi diventavano 8, e per nessuno è facile segnare con una squadra arroccata in difesa. Nonostante tutto abbiamo disputato la migliore partita da quando alleno il Foggia. La mia squadra si deve sempre imporre e l’atteggiamento non deve cambiare, a prescindere dagli uomini in campo e dall’avversario. Questa è la mia filosofia di gioco. Il risultato non conta e non voglio che i ragazzi si lascino influenzare, perché conosciamo il nostro valore
Fonte: www.uscatanzaro.net