Foggia, Stroppa: “La squadra ora ha il coltello tra i denti”

Foggia, Stroppa: “La squadra ora ha il coltello tra i denti”

E’ intervenuto in conferenza stampa Giovanni Stroppa, tecnico del Foggia, alla vigilia di Empoli-Foggia in programma domani sera allo stadio “Pino Zaccheria”. Queste le sue parole:

La squadra l’ho trovata incazzata ed è come doveva essere. Mi aspettavo questo, il campionato ci ha acceso quell’interruttore che si accendeva finora ad intervalli. Domenica ci sono stati 15 minuti un po’ leggeri, forse è stato un passo indietro, ma per il resto non posso imputare nulla alla squadra. Brucia aver perso in quella maniera. Abbiamo costruito occasioni vere, arrivando davanti alla porta. Ad una squadra che si impone in questa maniera in casa e fuori casa, manca davvero poco. E’ difficile arrivare dalla Serie C e fare quello che stiamo facendo. Mi tengo molto più del bicchiere mezzo pieno, c’è da lavorare sugli episodi. La squadra si è allenata su questo, con il giusto atteggiamento. In questo momento abbiamo il coltello tra i denti, i tre gol di Empoli ci hanno acceso una scintilla che forse prima non c’era. 

FASE OFFENSIVANoi proviamo tutto per l’atteggiamento offensivo. Lo scorso anno con 21 elementi siamo arrivati al gol, quest’anno già con 7-8 ed è già un aspetto determinante. Arriviamo davanti la porta non solo con gli attaccanti, c’è solo da avere la positività nel finalizzare quello che si crea. 

FASE DIFENSIVAA livello di centimetri, forse paghiamo qualcosa in questa categoria. Ma non è questa la questione, se non vuoi farti saltare in mezzo al campo, non ti saltano. E’ solo una questione di atteggiamento individuale. Siamo ultimi? Questo ci deve dare il carattere per reagire. Questa squadra ha giocato sempre nella zona play-out, ma ha giocato sempre con coraggio, con l’atteggiamento di una squadra che non guarda la classifica. Dobbiamo continuare così. Gli applausi dei tifosi a fine partita, stavano a dimostrare che la squadra sta giocando alla grandissima contro chiunque. Deve subentrare quel pericolo in testa di non voler perdere ogni episodio nella partita. Non c’è nessuna avvisaglia che abbiamo il braccino corto. Contro il Novara forse abbiamo dato la sensazione di aver avuto la paura di vincere, ma tutte le rimonte fatte nelle ultime partite, non sono di una squadra che ha il braccino corto, che ha paura. 

FORMAZIONE E CONDIZIONEHo dei dubbi di formazione e sono contento di averli. Molti elementi stanno crescendo e questo alza la competitività negli allenamenti. Mi auguro di schierare la squadra più forte. Recuperiamo Floriano, si è allenato benissimo sia ieri che oggi. Vacca? La partita di domenica scorsa è stata ottima sotto tutti gli aspetti. Sta incominciando a giocare anche sul lungo, cosa che non gli avevo visto fare lo scorso anno con continuità. Non è in grado di giocare solo sul corto. Sul piano fisico è uno dei più dinamici, sembra che non corra, ma è impressionante la capacità di corsa e i metri fatti finora. Noi abbiamo una foto di Antonio della scorsa stagione, imprescindibile e fuoriclasse assoluto. Quest’anno ha pagato un po’ giocando con qualche tocco in più, ma sta tornando prepotentemente ai suoi livelli. Deli? Sono sempre convinto di riproporlo. per me resta sempre valore aggiunto, l’ho sempre detto. E’ un talento assoluto, bisogna fare in modo di metterlo nelle condizioni ideali. Ad Empoli ha sbagliato qualcosa, ma le cose fatte in attacco le abbiamo fatte anche grazie alle sue giocate. E lo dico anche per Fedele e per Ramè, che nelle gerarchie era dietro inizialmente, ma in questo momento si sta davvero mettendo in condizione per pensare anche a lui come scelta a centrocampo. Agnelli? E’ stato determinante perché in certi momenti, avevamo bisogno di alcune sue caratteristiche. Su Beretta sono contento perché l’ho scelto io. Sono contento che lo sta proponendo chiunque praticamente, e questo significa che non è un raccomandato come all’inizio qualcuno ha pensato. Si è inserito al 100%, e ha fatto vedere cose importanti. Era il giusto percorso per lui. Ha fatto l’esterno in altre situazioni, e può adattarsi benissimo anche lì. Meriterebbe di giocare anche Calderini, prontissimo a livello fisico. In questo momento si sceglie chi è al 100% a livello psico-fisico. 

PERCORSO – Avellino fa storia a sé per come è nata e come è finita. Ad Empoli dopo lo schiaffo, non c’è stata la reazione giusta. Ma c’eri, non hai mollato. Novara, è un episodio che nel momento in cui abbiamo il palleggio basso, non giochiamo come siamo capaci. Buttiamo palla, prendiamo calcio d’angolo e prendiamo gol. Non sono momenti della partita, ma sono singoli episodi. Non è abbassare la guardia, dovevamo far semplicemente fallo in mezzo al campo in due occasioni che ci sono costate care. Ogni gol si può analizzare, ma non c’è scoramento, non voglio sentire questa parola. Non abbiamo le braccia appese, ma abbiamo i pugni chiusi, siamo sempre sul pezzo. L’unica cosa è metterci dentro l’incazzatura di vincere un duello, che sia in mezzo al campo o sui calci d’angolo. Non conosco un altro percorso con questa squadra. Dirò di più: per come è andata la stagione, credevo di far più fatica in questo campionato. La squadra la vedo come nella stagione scorsa, e lo evidenzio. Se girerà qualcosa come deve girare, ci toglieremo le nostre soddisfazioni. Basta poco, perché la classifica è corta e mancano 34 giornate. Non ci sono i presupposti per fasciarsi la testa. 

AVVERSARIO – Il 5-1 di domenica scorsa non è indicativo. Hanno pagato più di quanto il campo e la prestazione hanno offerto. Sanno giocare a calcio, hanno elementi individuali importanti, soprattutto davanti. In fase difensiva però concede, potrei mettere Foggia e Perugia sulla stessa bilancia. Hanno un po’ di esperienza in più come chiunque più di noi, però queste 8 partite ci hanno insegnato qualcosa. Le stesse contromisure adottate contro le altre squadre, le adotteremo domani. Faremo una partita con la massima attenzione. 

Francesco Beccia – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista