Foggia, Stroppa: “Il mio lavoro agevolato da De Zerbi”

Foggia, Stroppa: “Il mio lavoro agevolato da De Zerbi”

Le parole del tecnico rossonero Giovanni Stroppa, in conferenza stampa:

Mi spiace che Mazzeo non abbia fatto gol. Abbiamo fatto tre, quattro giorni di assoluta vacanza, ma sapevo che la risposta poteva essere questa. Al di là del discorso professionale e di rispetto di tutti gli avversari che devono esserci sempre, bisogna continuare a lavorare finché non ci sarà il rompete le righe. C’erano dei numeri da incrementare. Un girone vincente in casa è sicuramente motivo d’orgoglio. Siamo a 84 punti, bisogna lavorare così. Non ti capita nell’arco di una carriera una stagione irripetibile come questa. E’ una questione di rispetto anche nei nostri confronti. Cosenza è una gara importante per chiudere al meglio. Mercato? Toglietevi dalla testa che deciderò io chi prendere. Sarà una condivisione al 100%, semmai fossi io l’allenatore ovviamente. Io ho la volontà di restare qua. Appena arrivato qua dissi di essere arrivato al posto giusto al momento giusto, e di questa frase dovete ricordarvi, perché ne ero convinto. Perché qui De Zerbi ha fatto un lavoro incredibile, ecco perché ero convinto di far bene. Io mi sono innamorato della sua idea di calcio, non ero in grado di poterlo fare allo stesso modo. La squadra aveva già una mentalità pronta per imporre il gioco e vincere le partite. Il mio lavoro e la mia idea di calcio è stata agevolata. E’ chiaro che avevo in mente la mia idea di calcio, però sicuramente sono arrivato in un contesto che sicuramente all’inizio mi ha fatto lavorare su una base importante. E’ giusto riconoscere il lavoro di Roberto. Il mio orgoglio in questo momento, è aver dato un’identità nettamente diversa. Ma se non dovessi rimanere qui, vi esorto a stare vicino all’allenatore. Perché non esiste Stroppa o De Zerbi, esiste l’allenatore del Foggia e basta. Voi avete avuto la fortuna di avere un foggiano, come me che vi conosco da 30 anni, che ha avuto la pazienza di sopportare pregi e difetti. Il pubblico qui è il tredicesimo, quattordicesimo uomo in campo. E’ questo che a me è mancato quando sono arrivato qua. Il fastidio era non sentire la gente vicina alla squadra, cosa che invece nel giro di ritorno abbiamo visto tutti. 

Francesco Beccia – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista