Foggia, Stroppa: “Sacrificio e lavoro. Obiettivo? 50 punti”

Parte il nuovo Foggia, torna Giovanni Stroppa in conferenza stampa nella sala “Fesce” del “Pino Zaccheria”. Il mister rossonero si è confrontato con la stampa su quello che sarà il nuovo corso 2017/2018 e sulle tappe di avvicinamento al prossimo campionato di Serie B che a Foggia mancava da diciannove anni. Ecco le parole del mister rossonero:

IL FOGGIA CHE VERRA’ – Ho pressione da quando sono arrivato qui, meno di un anno fa. Ritorniamo in una categoria importante. C’è la giusta attenzione. Ci saranno sicuramente delle difficoltà, squadre più allestite e competitive rispetto a noi. Nella partita stessa bisognerà soffrire. Sarà un campionato molto competitivo. Prendo ad esempio la partita con la Cremonese in Supercoppa. Nel primo tempo ad ogni passaggio sbagliato si percepiva malumore come se non avessimo fatto nulla. Magari questo è quello che ci spetta. Ci dobbiamo mettere in testa di dover e saper soffrire. La mia idea di Foggia? Non cambiano le strategie. In rosa abbiamo giocatori che possono esaltarsi e alzare il rendimento. La testa sarà fondamentale, riprendo il discorso dell’anno scorso, il campionato lo abbiamo vinto nello spogliatoio, capendo che per ogni ruolo c’erano due titolari. Non conta il singolo ma il gruppo, sono cose dette e ridette ma è il nostro pensiero comune. Partiamo da una base importante.  A gennaio scorso abbiamo preso elementi che ci hanno fatto fare il salto di qualità. Ora stiamo cercando di mettere dentro giocatori affinché la squadra possa essere sempre più forte. Stiamo cercando di fare un lavoro di programmazione. Ora è un po’ come il primo giorno di scuola, si ha voglia di giocare ma solo con tanto lavoro potremo arrivare a rendere al meglio nel rettangolo di gioco. Lo stimolo deve essere affacciarsi ad un campionato con tanta voglia e tanti stimoli perché ci aspetta una bella sfida. Questo non può mancare in un campionato che sarà molto più difficile come quello della Serie B. Obiettivo? Arrivare prima possibile a 50 punti.

MERCATO – Sono soddisfatto del mercato. Non faccio percentuali sulla rosa. Non vi dico a che punto siamo ma il direttore mi ha accontentato su tutte le richieste. Ci sono giocatori veramente duttili e adattabili a diverse situazioni tattiche. Giocatori che possono essere punte centrali, esterni di un centrocampo a 4 e ali offensive in un 4-3-3. La mia intenzione è di proseguire nel progetto tattico iniziato l’anno scorso e credo che i giocatori si adatteranno al sistema. Diciamo che lo schema base è il 4-3-3 e i giocatori acquistati vanno in questa direzione. Calderini può fare 5 ruoli. Dalla mezz’ala alla punta centrale. Dal momento in cui è arrivato gli ho dato questa possibilità e secondo me ha davvero le caratteristiche per fare questo lavoro. Gerbo l’anno scorso non era propenso a essere così duttile. Ho parlato con lui e la volontà e la disponibilità a sacrificarsi sarà determinante. Questa sua voglia potrebbe esaltarlo e renderlo un protagonista in quel ruolo. Senza dimenticare che è un grande centrocampista. Non vuol dire che sarà il terzino titolare, magari la mezz’ala. Vorrei lavorare con lui e Loiacono e per ora, per me, i terzini destri sono loro due.  Caso-Matera? Non ho seguito la vicenda da vicino e l’innalzamento della soglia Under ci ha agevolato nella situazione entrate/uscite. Se qualcuno pensa di arricchirsi qua a Foggia ha sbagliato di grosso. I giochi sul rialzo dell’ingaggio non mi piacciono. Qui conta la testa, la voglia. E’ fondamentale la testa. Solo così si può rendere al meglio. Un giocatore meno forte sulla carta, con carattere, credo possa dare molto di più. Floriano per me fa parte dell’organico, non è in partenza, è bruttissimo fare un discorso del genere. Per caratteristiche mi piace, ha fatto un gran campionato e credo possa dare qualcosa. Empereur è un giocatore importantissimo, ha avuto problemi fisici ed è come tutti in rosa. Pare abbia recuperato dall’infortunio ma vedremo come risponderà ai carichi di lavoro delle prossime giornate. Galano? Mi piace così come altri giocatori

REPARTO OFFENSIVO – Mi piacerebbe inserire un giocatore dietro Mazzeo. Ci sono troppi esterni e possono innescarsi dualismi? Sono io che gestisco lo spogliatoio. Non esistono 11 titolari e 11 panchinari. Ci deve essere competitività altrimenti non si alza l’asticella. Ho visto che chi ne ha fatto parte, credeva in questo meccanismo. La mia capacità dovrà essere quella di gestire e coordinare questi ragazzi. L’anno scorso qualche giovane ha giocato meno ma voglio 2/3 titolari in ogni ruolo. Ovviamente per mezz’ali ed esterni l’abbondanza può essere un plus dato il lavoro dispendioso. 

PARTENZE – Vorrei parlare prima ai calciatori però io ho ben chiare le mie idee. 

ALLENATORI SERIE B –  Giovani allenatori? Si potrebbero aprire tanti discorsi, da quello economico a quello di freschezza tattica. Se è vero che ci sono allenatori esordienti molto offensivi, è altrettanto vero che ci sono allenatori più navigati e molto propositivi e “freschi” tatticamente. Zeman è l’emblema. 

Agostino Piacquadio – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista