Foggia, Tonucci: “Litigio con Grassadonia? Non è assolutamente vero”

Foggia, Tonucci: “Litigio con Grassadonia? Non è assolutamente vero”

È intervenuto poco fa in conferenza stampa il difensore del Foggia, Denis Tonucci. Il 30enne pesarese, tornato fra i titolari nel precedente match casalingo con la Cremonese, ha dichiarato:

La settimana precedente è stata decisamente particolare, abbiamo avuto grandi meriti nel ricompattarci come squadra e siamo stati bravi ad entrare in campo con una voglia di vincere che ci era mancata nell’ultimo periodo. Penso che l’aspetto maggiormente in risalto sia stato proprio l’essere compatti e saper soffrire in momenti complicati mentre nelle partite precedenti abbassavamo la testa, questa volta abbiamo avuto il merito di rimanere concentrati per tutta la partita. L’unione è stata fondamentale per arrivare alla vittoria. Considero la Cremonese un’ottima squadra con singoli importanti ma noi abbiamo mostrato di poter fare match pari con chiunque.

Abbiamo la consapevolezza di poter giocare costruendo dal basso e, ripeto, ciò che non deve mai mancare è l’unione. Siamo vicini alla famiglia del tifoso scomparso, i nostri tifosi hanno fatto la costa giusta: fermare il tifo. Il confronto con Paulinho? È stato molto interessante e mi ha fatto sentire vivo, una sensazione bella che purtroppo non ho potuto provare in questo periodo costellato da infortuni.

Cosa non ha funzionato con Grassadonia? Non lo so, noi sicuramente ci abbiamo messo del nostro e anzi siamo i principali responsabili del suo esonero ma anche ciò che gira intorno a noi. Col mister avevo un buon rapporto e sinceramente mi faccio una risata quando leggo di un mio presunto litigio con lui. All’inizio non giocavo molto perché la nostra rosa è composta da giocatori importanti, non per un mio litigio col mister che ha fatto giustamente le sue scelte per arrivare sempre alla vittoria.

Padalino non lo abbiamo ancora conosciuto, avremo modo di farlo domani, siamo pronti a ripartire con lui. Personalmente posso giocare sia in in sistema a 4 sia a 3, a 3 mi trovo meglio perché posso esprimere maggiormente il mio essere aggressivo con una relativa copertura dei miei compagni superiore ma posso, ripeto, giocare bene anche a 4. Il rammarico? Avere meno punti di quanti effettivamente ne abbiamo conquistati ma allo stesso tempo ci dà la giusta forza e, tutti, sappiamo che nel nostro percorso dobbiamo ancora fare tanto. Le ultime tre partite del girone saranno complicate perché affronteremo squadra di caratura elevata. La prima è la Salernitana che sta vivendo la stessa settimana vissuta da noi e quindi dovresti andare lì a fare la nostra partita giocando come sappiamo, facendo cio che il mister ci chiede e poi dovremo pensare a Perugia e Verona.

Camporese? Mi dispiace perché ha fatto un’ottima prima parte di stagione e perché è un ragazzo a cui sono molto legato. Nello spogliatoio però ci sono grandi giocatori che negli allenamenti stanno dando il 300% e sapranno sicuramente sostituirlo al meglio. Domani si opera e non mi resta che augurargli un in bocca al lupo. In questo periodo siamo disattenti sulle situazioni da fermo mentre stiamo prendendo pochi gol su azione. In quei frangenti dobbiamo essere molto più concentrati, è l’unico modo per risolvere questo aspetto. Qui mi trovo benissimo perché vengo accolto come fossi di qui e questo fa stare bene sia me che la mia famiglia. Il mio contratto durerà fino al prossimo anno e ho intenzione di rispettarlo e, soprattutto, di dare tante gioie a questi straordinari tifosi che meritano il meglio, difficile trovare un pubblico così anche in A, poi sarà la società a decidere.

Nella partita col Brescia entrai a freddo in seguito all’espulsione di Camporese e probabilmente mi sono stirato l’adduttore durante il primo scatto per riprendere Donnarumma. Ho giocato fino alla fine e il mio problema probabilmente è peggiorato. L’elongazione, infatti, comporta uno stop forzato di 15 giorni ma dopo aver ripreso gli allenamenti non mi sentivo bene e si è scoprsco, dopo altri esami, che avevo uno stiramento di primo grado e sono stato costretto ad altre due settimane di stop. La società è perfettamente a conoscenza del fatto che fossi fermo per infortunio e non per litigi con compagni o mister che ritengo assurde. Come sono fuori dal campo? Un ragazzo tranquillo però quando si scende in campo se devo sbattere contro il muro lo faccio senza problemi“.

Fonte: www.ilfoggia.com

Alessandro Affatato – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista