Gigliotti: “A Foggia mi sento un calciatore completo”
“Non sono ancora al 100%, devo recuperare la forma ottimale”. Esordisce così Guillaume Gigliotti nella sua intervista settimanale. “Sto stringendo i denti perchè vorrei essere al top della condizione e sto lavorando sodo per reiuscire a raggiungerla nel più breve tempo possibile. Ci sono dei momenti della partita in cui arrivo stanco sul pallone ma passerà subito e vedrete, poi, il migliore Gigliotti”.
Lo stesso difensore si sofferma sul rapporto con la squadra e con Potenza, in particolare: “Con la squadra si sta instaurando un rapporto particolare, siamo come una famiglia e questo non può che fare bene. Con Potenza, allo stesso modo, ci stiamo conoscendo e c’è la voglia di apprendere tanto da lui, che è stato in Serie A per tanto tempo e ha esperienza da vendere. Ogni tanto ci da (a lui e Loiacono ndr) qualche consiglio. Per quanto riguarda il posto in difesa sappiamo benissimo che tra noi 3 devono andare in campo soltanto due giocatori, ma è chiaro che, a parità di condizione lui parte avvantaggiato”.
“La curva mi fa sempre un bell’effetto, soprattutto se è piena, è uno stimolo a fare bene e una spinta maggiore per superare gli ostacoli. Quando ho saputo, all’arrivo del tranfert, che potevo giocare, non ero più nella pelle ed ero felice, perchè sento di essere un calciatore completo qui a Foggia. E’ una grandissima società”.
Infine un ricordo particolare di uno strepitoso Benevento-Foggia di qualche anno fa, “ricordo che se avessimo giocato per ore ed ore, probabilmente il Benevento non ci avrebbe mai segnato, salvai una palla sulla linea, poi l’epilogo fantastico del gol di Agodirin che ci regalò la vittoria e i tre punti. Ricordo la corsa sotto la curva dei tifosi del Foggia, dove trovammo anche il mister (Stringara ndr) che era stato espulso. Fu una gioia immensa.
Ufficio Stampa Foggia Calcio