Stroppa: “Ci vuole unità di intenti. Contro la Reggina out in sei”
Al termine della rifinitura del Foggia ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei rossoneri Giovanni Stroppa. Ecco le sue parole:
“Reggina? Ha entusiasmo, tutti corrono, è una squadra frizzante, mi dà questa sensazione. Cercheremo di tirare fuori le loro difficoltà. Coralli è uscito anzitempo col Catanzaro, non so se sarà disponibile, è un giocatore esperto, abituato a categorie più importanti. Per il resto è una squadra di movimento, fa le cose con convinzione, può essere pericolosa in tutti i momenti della partita. Fin’ora hanno sempre giocato col 4-3-3. Cosa chiedo ai miei? Dobbiamo essere compatti equilibrati, attaccare nel modo giusto, avere letture perfette. È chiaro che se metti queste qualità in campo insieme a determinazione e cattiveria emergono le qualità dei singoli. Gruppo? È un Foggia decimato, 3 squalifiche e 3 infortunati, ma giocherà chi sta meglio. Agazzi? Non so come mai abbia finito l’ultima partita benissimo, poi ha accusato un problema all’adduttore che si porterà dietro da qualche tempo. L’ambiente? È così, non possiamo farci niente. L’importante è che la squadra abbia bene in testa l’obiettivo e sia coesa. Dobbiamo continuare così. Cambio di modulo? Rimarremo col 4-3-3, almeno all’inizio. Espulsioni? Al di là dei falli di gioco, credo che quelle per protesta e l’episodio di Padovan sono assolutamente inconcepibili ed inaccettabili. Dobbiamo essere sereni, nervosismi gratuiti non dovrebbero esistere. Tris di partite importanti? Credo sia giusto pensare alla partita di sabato. Riunione? Sono stato invitato anche io ma non mi sembrava il caso perché volevo che i ragazzi avessero libertà di esprimersi. Aggiungo che è stato un confronto normale. Umore della squadra? Non è eccezionale perché il calciatori vivono della sensazione della città, e siccome la sensazione della città fin’ora è stata negativa, anche la squadra risponde così. Sicuramente è stato un percorso esaltante, se siamo arrivati ad un malessere generale mi dispiace, perché la squadra deve essere assolutamente ovattata da negatività gratuite.
Karel Zeman? È strano affrontarlo perché nei modi di fare rispecchia molto suo padre. Ci siamo confrontati spesso al telefono. Sono contento che abbia avuto questa opportunità. Al di là di qualche difficoltà sta facendo bene, ha dato un’identità alla squadra, è un ragazzo eccezionale. Casertana? Spesso ci siamo fatti male da soli in determinate partite, non abbiamo subito chissà quali azioni. Può essere un discorso di maturità, un discorso di lettura della partita. Per quello che è questa squadra e per dove è arrivata, la qualità del palleggio sia stato un valore aggiunto. È anche vero che in questo momento un passaggio sbagliato crea una situazione di difficoltà. Tutti noi siamo professionisti e siamo attaccati alla maglia: nel nostro gruppo ci sono tanti valori. Non ci sono ragazzi a cui non gliene frega niente, anzi. Somatizzano gli aspetti negativi. Io questa maglia me la sento addosso perché ho vissuto qui esperienze importanti, belle e brutte. Ho vissuto una serie A dove andavamo in tutti i campi a dettare legge, e poi ho fatto una serie C dove non la società era assente. Ora abbiamo tutto, c’è una società forte, un gruppo fantastico, siamo secondi in classifica. Mi chiedo perché? Per questo dico unità di intenti, stiamo insieme, non sono frasi fatte”.
Fonte: www.tuttocalciopuglia.com