Stroppa in conferenza: “Ne cambio 11. Gioca chi non ha giocato”

Stroppa in conferenza: “Ne cambio 11. Gioca chi non ha giocato”

E’ da poco terminata la conferenza stampa di Giovanni Stroppa. Il mister rossonero è intervenuto alla vigilia del match di Coppa Italia Lega Pro che vedrà il Foggia contro il Matera di Auteri, che ha eliminato il Lecce nello scorso turno vincendo per 2-1 tra le mura amiche. Domani alle 16.30 allo Stadio Pino Zaccheria di Foggia scenderanno in campo le due compagini per un remake del match di campionato dello scorso 2 ottobre che al “XXI Settembre” di Matera ha visto i Satanelli pareggiare in extremis il gol Armellino, con un tap-in di Mazzeo.Queste le sue parole in conferenza stampa.Domanda “classica” per il mister, prima dell’impegno di coppa come già successo già nei due turni precedenti, relativa a chi scenderà in campo contro la formazione lucana dato l’incombente match casalingo con la Casertana, Stroppa ha risposto così: “Giocherà chi non ha giocato domenica, queste partite ci servono come possibilità di crescita e per dare l’opportunità di giocare a tutti.  Domani giocheranno tutti. Cambio tutti gli 11 giocatori che sono scesi in campo con il Catanzaro. Mi aspetto qualcosa di buono da tutti, non da qualcuno in particolare. Giocheranno i giovani Dinielli e Sansone. Anche Quinto può giocare, però, Chiricò, ad esempio, non gioca perchè ha giocato domenica. Questa coppa ha una doppia valenza: poter mettersi in mostra e vincere un partita ufficiale oltre a dare possibilità di crescere e ricevere segnali da chi ha giocato meno.  Da partite come quella contro Juve Stabia e Andria ho ricevuto davvero belle indicazioni. Mi auguro ci siano segnali positivi per avere anche ulteriori possibilità di scelta. Ho stima di Auteri, credo arrivi una squadra con una precisa identità e ben messa in campo. Sarà una partita tosta come quelle di campionato e per questo voglio che anche chi ha giocato meno si faccia vedere e mi regali una prestazione importante. Tutte le partite si vogliono vincere, e in più è una possibilità di mettersi in mostra in una partita ufficiale.” Capitolo Catanzaro. L’ultimo match casalingo ha riportato i 3 punti al Foggia che mancavano da un po’, tuttavia è difficili fare considerazioni tecnico tattiche a causa delle condizioni climatiche che hanno afflitto lo Zaccheria. Lo stesso mister Stroppa ha confermato quanto fosse difficile leggere la partita dalla panchina: “La nebbia non mi ha permesso di vedere bene la partita con il Catanzaro, posso dire però di aver visto per un’ora una partita ben giocata colpevolmente non chiusa. Poteva essere una partita diversa e con il secondo gol potremmo parlare di altro. Putroppo ho visto solo un’ora ma, ripeto, ho visto una bella prestazione che avrebbe potuto portarci a segnare anche più gol.”

Nonostante si respiri un’aria un po’ negativa, dopo 14 giornate i numeri dicono che il Foggia è primo, insieme a Lecce e Juve Stabia: “Mi fanno piacere i numeri, ma mi interessa come si allena e si esprime la squadra. Abbiamo margini di miglioramento e questo è un segnale importante anche in virtù di dove siamo. I numeri danno la conferma di quanto bene stiamo facendo. Non ho mai avuto dubbi sulla mia squadra e il potenziale che vedo mi tranquillizza. Oggi ho visto un bellissimo lavoro e tutti i ragazzi si allenano a dovere. E’ questo quello che mi importa di più.“Punzecchiato alla fine il mister sulla questione “centravanti di peso”. Sono state molteplici, sino ad ora le scelte di Stroppa per quanto riguarda il ruolo da terminale offensivo del tridente rossonero. Mazzeo, Padovan, Letizia, non ultimo Sarno. Il mister dei Satanelli ha dichiarato quanto non sia solo un problema di “statura”, quanto un mix di qualità e attributi che lui chiede ad un attaccante centrale. “Non mi interessa la statura di chi gioca davanti, ma prediligo la completezza. Chi gioca davanti deve essere completo, deve attaccare bene l’area, deve essere bravo a dialogare con gli altri, deve avere visione di gioco e deve essere bravo a offrire un pressing appena si perde palla. Però, sicuramente giocare con una punta di 190 centimetri offre una possibilità in più sulle palle alte.”

Agostino Piacquadio – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista