Le parole di Giovanni Stroppa, tecnico del Foggia, in conferenza stampa:
“Nell’intervallo ho detto ai miei di tornare a giocare come sappiamo fare, a due tocchi, in velocità. L’aspetto nervoso ha influito, il campo che si è asciugato nel primo tempo ha influito. Potevamo concretizzare qualche palla gol, secondo me c’era anche un rigore nettissimo su Mazzeo. Nel secondo tempo non c’è stata partita, al di là di qualche contropiede finale. La Reggina ha cercato di difendersi, ha giocato con un unico attaccante di ruolo, non concedendoci spazi tra le linee. Dovevamo sbloccarla, e il gol ce lo siamo cercati. Record? Non ci abbiamo mai pensato. Li considereremo alla fine della stagione, ci si potrà sedere e vedere quanto fatto dalla squadra. Di sicuro è tanta roba. Il merito di tutto questo è dei ragazzi. All’inizio sono stati straordinari nell’accogliermi, avevano dei valori importanti e li hanno dimostrati. Mancano ancora tre partite, mi auguro possiamo fare un punto. Manca davvero poco, lo stiamo tastando con mano questo obiettivo. E’ straordinario tutto quello che i ragazzi hanno fatto. Non ci sono solo i numeri. Il mio pensiero va a Christian Agnelli, perché credo abbia giocato con tutti i cuori di ognuno di voi. Ha portato dentro la foggianità, l’importanza di questa maglia, ha portato dentro dei valori che questa città poteva trasmettere, e l’ha trasmesso a tutta la squadra. Se ci fosse la possibilità di dedicare una via, una piazza, la dedicherei a lui. Abbiamo sentito che qualcosa a Matera stava accadendo a metà primo tempo. Però sapevamo che il Lecce poteva non mollare nulla. I giocatori? Avrei tantissimo da dire su ognuno di loro. Tutti hanno dato l’apporto giusto. Vorrei che ognuno di loro pensasse che il merito è soltanto loro. Che partita sarà a Fondi? Per noi è difficile non giocare a calcio. Andremo lì a fare la stessa gara che abbiamo sempre fatto. L’andata con la Reggina è stata tutto sommato positiva perché abbiamo ottenuto un punto, che sono comunque serviti. Avevo detto settimana scorsa che questa squadra è stata sempre in crescita, ha avuto una crescita esponenziale sotto tutti gli aspetti. La partita contro il Fondi all’andata secondo me è stata tra le più belle giocate in casa, e siamo stati fischiati, probabilmente giustamente. Perché il tifoso caratterialmente fischia per la delusione. Quei risultati ci hanno toccato nell’orgoglio. La gara di Melfi è stata l’emblema della rinascita di questa squadra. Martinelli? Forse in passato il suo problema era mentale. Lui ha reagito nel modo giusto, ha iniziato a incanalare prestazioni davvero importanti e sta dimostrando tutto il suo valore. Cosa accadrà a Foggia domenica? Qualcosa l’ho percepita, sì. Dal primo giorno che sono arrivato sognavo un coro come quello sentito oggi”.