QUI TARANTO – Zelatore: “Il Taranto a Foggia darà il massimo”
Vigilia di derby in serenità per il Taranto. La tensione dei grandi appuntamenti è appena accennata, la partita di Foggia non è l’appuntamento chiave della stagione e la presidente Elisabetta Zelatore lo lascia intendere subito.
Presidente, quali sono le sensazioni della vigilia?
“Le solite di ogni pre-gara, con un pizzico di attesa in più, perché sappiamo di affrontare una grande squadra, che sta tentando di raccogliere i frutti di un lavoro di almeno due anni di programmazione. Sarà un bel banco di prova per il mio Taranto, sulle sue condizioni atletiche e sull’intesa raggiunta; al momento le cose vanno per il meglio, le ultime partite hanno detto che stiamo crescendo di giorno in giorno, finora hanno toppato solo la gara di Caserta, persa a causa di due episodi negativi”.
Un derby arrivato troppo presto?
“Beh, anche all’esordio abbiamo avuto una squadra costruita per vincere, il Matera, la stessa trasferta di Cosenza era di quelle proibitive, noi ce la siamo cavata con un pareggio ed una vittoria… Tutte le partite sono importanti, nessun avversario è da sottovalutare. Basta approcciare ogni gara per il verso giusto, come vogliamo noi e come vuole il tecnico Papagni”.
Ha fatto un discorso particolare alla squadra?
“Non ce n’era bisogno, Pambianchi e compagni sanno come scendere un campo in queste occasioni. C’è un filo diretto con la squadra durante tutta la settimana. Sono sicura che daranno il massimo anche a Foggia, a prescindere dal risultato. Poi, si sa, la palla è rotonda…”.
Lo Zaccheria sarà senza spettatori, una cornice pessima per un derby del genere…
“Il club rispetta sempre le decisioni degli organi disciplinari, prese per punire episodi antisportivi. Abbiamo subito anche noi stessa sorte lo scorso anno, nella gara casalinga con il Pomigliano, sappiamo perfettamente che non è bello assistere ad una gara a porte chiuse, sembra un test di allenamento”.
Il comunicato congiunto con il Catania che avete inviato venerdì è apprezzabile in tal senso. Tentate di distendere gli animi?
“Sì, vogliamo che ogni partita di calcio venga giocata sempre in un clima sereno, senza esasperazioni, in qualsiasi ambito ed in qualsiasi espressione. Ciò che accadde quindici anni fa è sempre stato indigesto, ma deve restare un episodio legato a ciò che avvenne tra i protagonisti in campo, i ventidue giocatori ed i tecnici. Non ci deve essere sete di rivincita, se non nel risultato, possibilmente alla presenza di entrambe le tifoserie”.
Tornando al Foggia, cosa invidia al presidente Fares? Arriveremo a lottare per la B un giorno?
“Il Foggia è l’espressione della capacità di programmazione nel tempo. Ma non invidiamo niente a nessun altro club. Stiamo lavorando per cercare di creare anche a Taranto quella continuità gestionale che è mancata negli ultimi anni per puntare a grandi obiettivi”.