Michele Ciccone: “Basta abusivi nel calcio. Ecco sorprese e delusioni stagionali in Lega Pro. E le mie favorite per i play-off…”
Il direttore sportivo Michele Ciccone, dopo l’esperienza in Serie B al Bari e quella in Serie D alla Caratese, a breve potrebbe tornare in Lega Pro, a quattro anni dall’ultima avventura in quel di Campobasso che si concluse con la salvezza insperata dei molisani prima della scomparsa del club dal professionismo a causa dei debiti societari. TuttoLegaPro.com ha intervistato Ciccone per capire se e quando tornerà in Lega Pro, chiedendogli anche un’opinione sul campionato in corso e sulla categoria dei diesse.
Un anno fa, dalle nostre colonne, si scagliava contro i direttori sportivi abusivi. E adesso?
“Continuo a farlo perché alcune società consentono agli abusivi di fare i furbetti, coprendoli con il ruolo di consulente o di responsabile di una non meglio precisata area tecnica. Adesso, contro gli intrusi nel mondo del pallone, c’è anche l’Adicosp: un’associazione importante per togliere di mezzo l’abusivismo nella nostra professione. Il nostro calcio già è malato di suo con le continue voci di calcioscommesse: se aggiungiamo anche queste situazioni in chiaroscuro allora è la fine. Anche perché, in mezzo a noi, c’è anche gente inquisita o squalificata che però lavora alla luce del sole”.
La prossima stagione tornerà in Lega Pro?
“Da tempo ho contatti con un club, ci siamo incontrati di recente e siamo a buon punto. Ma per scaramanzia e per rispetto della società non faccio nomi. Credo, comunque, che nel giro di due settimane potrebbe arrivare l’accordo”.
Analizziamo il campionato, partendo dal Girone A. Chi lo vincerà?
“Sono rimasto sorpreso in negativo dall’Alessandria per come ha sperperato i 10 punti di vantaggio, considerando anche il potenziale che ha a livello di calciatori. Anche la Cremonese ha un ottimo organico ma è inutile girarci intorno: al momento il campionato lo sta perdendo l’Alessandria. A giovarne è lo spettacolo visto che si tratta di un bel testa a testa”.
E le altre?
“Due sorprese: la prima è la Giana Erminio con bomber Bruno sempre in evidenza, la seconda la Lucchese, con il diesse Obbedio bravo a lavorare con un budget ridotto in mezzo a tante difficoltà. Limitandoci all’ultima parte di campionato, aggiungerei anche la rincorsa del Prato che sembrava spacciato e invece lotta ancora per salvarsi.
In tre, invece, non mi sono piaciute e le elenco in base alla classifica: il Livorno, non me ne voglia l’amico Ceravolo, me l’aspettavo ancora in lotta per il primo posto, anche perché meriterebbe altri palcoscenici. Mi ha deluso fortemente il Siena: per me non hanno lavorato bene nonostante una proprietà solida che ha ripianato tutti i debiti di gestione. Ne servirebbero di presidenti appassionati e onesti come la Durio in Lega Pro ma resta incredibile il fatto che stiano lottando per salvarsi. Peggio di tutte, comunque, ha fatto l’Olbia, partito fortissimo per poi naufragare nel girone di ritorno”.
Passiamo al Girone B e allo scontro, che in realtà si è verificato solo in parte, tra Venezia e Parma.
“I lagunari hanno dominato il campionato, c’è poco da dire: Perinetti ha fatto un ottimo lavoro consegnando a Inzaghi una corazzata solida e concreta. I ducali, con un organico e una società di tutto rispetto, meritano di salire in Serie B. Non ci sono riusciti nell’immediato, potranno farlo ai play-off. Mi dispiace per l’amico Faggiano che qualcosa si sia inceppato durante il percorso: solo chi lavora dentro al club sa cos’è successo”.
E in zona salvezza?
“Sono contento per mister Capuano: mi auguro che si salvi il più presto possibile, anche perché Modena è una piazza a cui va già stretta la Lega Pro, figuriamoci la Serie D. Mi sta piacendo anche il Mantova che si è ripreso dopo i vari problemi societari anche grazie al buon lavoro di Signorelli: non mi aspettavo, a inizio anno, il suo distacco dal Livorno e da Spinelli dopo un decennio di lavoro in comune nel club toscano. Sta andando malissimo, ed è sotto gli occhi di tutti, l’Ancona: ma c’era da aspettarselo, viste le difficoltà riscontrate sin dall’inizio della stagione: come semini, così raccogli”.
Nel Girone C, da una settimana Foggia è in delirio…
“Grande merito a loro e grandissimo merito al diesse Di Bari: quando in estate ha mollato De Zerbi per puntare su Stroppa tutti lo credevano pazzo mentre invece stava solo mettendo in mostra le sue grandi capacità. I rossoneri meritano la Serie B, sono veramente felice per loro.
E’ vero che solo una squadra può vincere il campionato ma è indubbio che da Lecce e Matera ci si aspettava di più: i salentini sono andati così così, ancora una volta dovranno sperare nei play-off per tirarsi fuori dalla Lega Pro. Passando ai lucani, il patron Columella da anni spende tanto ma non riesce mai a trovare l’annata giusta. Peccato perché a un certo punto della stagione sembrava dovessero spiccare il volo verso la cadetteria”.
Chi ha fatto bene e chi no?
“Due sono le grandi sorprese al Sud, entrambe vicine ai play-off: la Paganese del presidente Trapani e del diesse Ferrigno e la Fidelis con il collega Doronzo. Permettetemi di spendere due parole per quest’ultimo che dopo un ventennio da segretario al Bari ha messo a frutto le sue competenze in quel di Andria: un occhio al bilancio e uno alla parte tecnica le sue caratteristiche.
In negativo, invece, è impossibile non citare Taranto: mi dispiace per il direttore De Poli, persona in gamba e preparata, che si è trovato in una situazione non facile in una piazza delusa e forse troppo nervosa. E’ veramente triste vedere un club come quello ionico ultimo in classifica e a un passo dal ritorno nei dilettanti.
Mi aspettavo di più anche dal Melfi: il loro è stato un campionato positivo per due terzi di stagione ma se vuoi salvarti con tranquillità non è possibile perdere 10 partite di fila. Fra l’altro, ma questo riguarda le vicende fuori dal campo, il vice-presidente dei lucani, Maglione, non ha fatto una gran bella figura nel creare allarmismo su penalizzazioni di altri club e possibili slittamenti di play-off: meglio che stia zitto e pensi a salvarsi sul terreno di gioco. Male, infine, anche il Catanzaro, altro club invischiato nei play-out: una città come quella calabrese non merita la classifica che ha”.
In chiusura, una previsione sui play-off.
“Dura indicare una vincitrice, visti i grandi nomi. Sono tante le favorite perché ci sono tante deluse con grande qualità nella rosa.
Nel Girone A, oltre alla perdente fra Cremonese e Alessandria, vedo bene anche l’Arezzo grazie al buon lavoro del diesse Gemmi, il Livorno che resta comunque la più blasonata del lotto e la sorprendente Giana.
Nel Girone B il Parma è una delle favorite d’obbligo, anche se il momento attuale è negativo, e con i ducali metto pure Padova e Pordenone.
Nel Girone C il club con più chance sembra il Lecce ma mi auguro di cuore che anche la Juve Stabia, nonostante il calo, reciti un ruolo da protagonista negli spareggi promozione”.