Parla Sarno: “Due gol al Lecce, e ora sogno la B col Foggia. Quel trasferimento al Torino da piccolo…”
Sognare non fa mai male. Da piccoli, e da grandi. La storia di Vincenzo Sarno lo insegna. Lui, nato in Campania, un pallone per amico e una vita cambiata ad undici anni. Il Torino bussa alla porta, ecco 120 milioni di lire. Un trasferimento record, e paragoni che iniziano a sprecarsi. “Sinceramente – ammette a GianlucaDiMarzio.com – quello per me non è un ricordo piacevole”. Già, perché ad undici anni “devi pensare soltanto a giocare a pallone divertendoti, e a studiare. Ero davvero un bambino, adesso ho addirittura ricordi vaghi e non precisi di ciò che accadde”. Il talento però c’è, inutile negarlo. E così valigia in mano e via, verso nuove avventure. Trascina il Lanciano in Serie B, poi ecco il Foggia. E due gol nel derby contro il Lecce: “Che gioia – prosegue – una serata davvero indimenticabile. Aver deciso una partita così segnando nei minuti di recupero lascia in bocca un sapore dolcissimo”.
Ha ricevuto tanti messaggi, ma uno in particolare…
“Vero. Tanti sms, tante chiamate alcune da persone inaspettate. Uno però, quello del mio compagno Iemmello, lo conservo con particolare piacere”.
Che vittoria è stata per il Foggia?
“Tre punti importanti. E’ una vittoria che dà morale al gruppo, che già di suo è fantastico. Vogliamo continuare a fare bene a partire da sabato in Calabria. Rispettiamo la Reggina, ma vogliamo un altro successo”.
Com’è la settimana dell’uomo-derby a Foggia?
“Particolare – prosegue sorridendo – perchè questa è una piazza molto calda. In questi giorni, ma non solo, mi fermano tutti facendomi i complimenti e ringraziandomi per la vittoria. Qui ti fanno sentire davvero un grande calciatore”.
Com’è il De Zerbi allenatore?
“Un fenomeno… E non lo dico perché sono un suo calciatore, ma perché lo penso veramente. De Zerbi ha tutto per poter fare bene in Italia ma anche a livello internazionale”.
E lei? Che obiettivi si è fissato per questa stagione?
“Io non penso mai al medio-lungo termine, ma guardo al breve. Mi concentro sul far bene in queste due gare prima della sosta di Natale, magari segnando. Di sicuro, la cosa più importante è che il Foggia faccia sei punti”.
Lei segnò col Lanciano due gol decisivi per la B…
“Magari succederà anche col Foggia (sorride, ndr). A Lanciano segnai nella semifinale e nella finale. Non sono un bomber, non lo sono mai stato. E quando faccio gol mi prendono sempre in giro dicendomi che segno solo nelle grandi occasioni. Chissà…”. In fondo, sognare è lecito. Anche da grandi.