Pescara-Foggia. Riflettori puntati sulla sfida più importante della prima di campionato
Si affrontano una neo retrocessa dalla A e una neo promossa dalla Lega Pro. Sulla panchina abruzzese Zeman, un passato che si incrocia nuovamente con il presente rossonero. Tutti temi sviscerati da tempo. La verità è che le due formazioni non sono ancora mentalmente (o forse anche fisicamente dopo i carichi di lavoro) entrati nel clima campionato (il Pescara come il Foggoa ha perso im amichevole 2a1 con una squadra di quarta serie) un risultato non convincente o al contrario entusiasmante domenica prossima non significherà molto, ad eccezione dei punti in classifica.
Contano solo quelli, punti in meno da fare per conquistare la salvezza anticipatamente e poter guardare avanti. Ma Stroppa non è uno sprovveduto e se qualcosa non dovesse convincerlo nell’intelaiatura realizzata chiederà di correre ai ripari. La posta in palio è troppo alta per poter perdere la grande occasione della carriera, dalla panchina all’ultimo uomo in campo. L’invito ai tifosi è quello di godersi il ritorno in serie B, di non pensare di fare il campionato dello scorso anno come squadra da battere, di essere pronti a scuotere la piazza in casi diciamo di pericolo. Se poi la squadra gira, come ne siamo convinti, allora potremo toglierci delle soddisfazioni. Lo scorso anno il Foggia vinse le prime partite ma senza convincere. Quest’anno al primo errore ti potranno punire. Per cui massima concentrazione in campo e massimo supporto dagli spalti. In fin dei conti saremo una matricola, dal passato importante. Speriamo una matricola “terribile”.
Fonte: www.cronacadifoggia.it