Roberto De Zerbi vince il Premio Bearzot

Roberto De Zerbi vince il Premio Bearzot

L’ex tecnico del Foggia, Roberto De Zerbi, ha vinto l’undicesima edizione del Premio Bearzot. Una onorificenza di grande prestigio per un allenatore di calcio.

La giuria, composta da elementi di spicco del calcio italiano, ha motivato con queste parole la scelta ricaduta sull’allenatore bresciano, oggi sulla panchina ucraina dello Shakhtar Donetsk: “Tecnico che ha fatto del gioco propositivo e brillante la caratteristica principale delle sue squadre, Roberto De Zerbi ha coronato una costante crescita professionale arrivando su una panchina importante come quella dello Shakhtar Donetsk, portato alla qualificazione in Champions League oltre che al successo nella Supercoppa ucraina. L’inevitabile interruzione del campionato per l’invasione russa è avvenuta con lo Shakhtar in testa alla classifica, lanciato verso la vittoria del campionato ucraino. Mentre tutto esplodeva intorno, materialmente e metaforicamente, l’allenatore De Zerbi è stato l’ultimo ad abbandonare la nave, assicurandosi prima che tutti i giocatori fossero in salvo. Gesto che ha ribadito la sua dedizione al gruppo, e che sarebbe certamente piaciuto tanto anche a Enzo Bearzot, uomo e tecnico capace di fare di certi valori una filosofia di vita”.

Nel prestigioso albo figurano nomi illustri come Dino Zoff, Roberto Mancini, Eusebio Di Francesco, Maurizio Sarri, Claudio Ranieri, Massimiliano Allegri, Carlo Ancelotti e altri volti noti. A spuntarla, questa volta è stato proprio l’ex fantasista e poi allenatore del Foggia per l’eccellente lavoro svolto prima come allenatore e poi come uomo. Incredibile innovatore, sentimentalista e amante del calcio champagne, il bresciano ha vissuto momenti infelici in Ucraina con lo scoppiare della guerra. Ora, passata in parte la paura, torna la voglia di allenare: “Vediamo se il campionato ucraino riprenderà. Se non sarà così, l’Italia ha la priorità”. Con le panchine di Napoli e Atalanta in bilico, RDZ potrebbe tentare l’incredibile scalata allo scudetto. Con la grinta e la passione che lo contraddistingue.