Serie D/H, gli allenatori delle pugliesi in coro: “Giusto fermare il campionato, la salute è importante”
Si ferma la Serie D: la LND ha notificato, nella giornata di ieri, la sospensione dei campionati. Ai microfoni di tuttoseried.com, gli allenatori delle squadre pugliesi si schierano a favore delle misure di prevenzione adottate dalla Lega Nazionale Dilettanti.
Mister Laterza (Fasano): “Sono pienamente d’accordo. In Serie D nessuno può garantire la reale idoneità degli atleti e tranquillità a tutti. E’ giusto che non si rischi nulla in questo momento. A porte chiuse? Il rischio c’è sempre, la gente arriva, e poi stare a contatto in uno stadio è normale che sia un rischio. Dispiace per le società perchè in queste categorie vivono di questi introiti. Bisogna garantire la sicurezza fisica e questa può essere una soluzione per far andare il campionato avanti… mi dispiace ma purtroppo è così. In un momento così delicato, questa situazione passa in primo piano, ma avere una settimana di sosta in più ti garantisce programmazione e recuperi degli infortunati”.
Mister Feola (Cerignola): “Personalmente ritengo che la salute dei cittadini venga prima di tutto. Giusto rinviare precauzionalmente la prossima giornata nella speranza che le prossime due settimane (considerata la sosta del 15 marzo) possano registrare una riduzione dei casi. L’emergenza riguarda tutti. Il calcio va tutelato e deve dare il buon esempio”.
Mister Corda (Foggia): “La salute prima di qualsiasi cosa. E’ naturale che se loro avevano l’intenzione di verificare al meglio queste cose, è giusto che ci sia il rinvio. Mi auguro che si riparta dalla prossima partita, ossia quella contro il Grumentum (come avvenuto in Serie A). Noi abbiamo trascorso dei brutti giorni per la morte del magazziniere, però ci tenevamo parecchio a dedicargli la vittoria. Dobbiamo aspettare due settimane, abbiamo avuto questo lutto e nonostante questa tristezza che c’è nei nostri cuori, ci tenevamo a vincere domenica”.
Mister Taurino (Bitonto): “In questo momento parlare di calcio è secondario. Le priorità sono altre oggi, c’è in ballo la sicurezza sanitaria nazionale. E dunque se fermare il campionato ed il calcio servono per il bene del Paese, è giusto che si faccia così. Ci sono organi scientifici preposti per valutare e prendere queste decisioni delicate ed importanti. Non possiamo fare altro che adeguarci, sperando che quanto prima il nostro Paese riesca a superare questo momento di difficoltà, che deve tenerci uniti nel fronteggiare al meglio tale emergenza”.