Era nell’aria e, inesorabile, alla fine è arrivata. Dalle 14.50 di oggi ha cominciato a rimbalzare ovunque la notizia che Pietro Iemmello avesse raggiunto il ritiro del Lanciano a Roccaraso dopo aver superato brillantemente le visite mediche di rito.
Nel giro di pochi minuti la conferma di quella che era solo una voce e, a seguire, il comunicato ufficiale del Lanciano che annunciava di aver acquisito a titolo temporaneo dallo Spezia, con diritto di riscatto, le prestazioni sportive del calciatore.
E’ finita! Abbiamo smesso di sognare. E sì, diciamocelo pure, chi di noi non ci aveva fatto almeno un pensierino? Chi di noi non aveva sperato che Pietro potesse vestire ancora una volta i colori rossoneri? Quelli del Foggia, si intende. E sì perché, ironia della sorte, Pietro continuerà ad indossare una maglia rossa e nera visto che il Lanciano ha i nostri stessi colori. I Satanelli no, quelli non ci saranno sul suo petto…
Ma come scrive Iemmello sul suo profilo Facebook, dove ancora primeggia una sua foto con lo sfondo meraviglioso dello stadio Zaccheria, è stato fatto il possibile. Chissà? Noi non sapremo mai come sono andate realmente le cose. L’impressione da fuori è di una società, lo Spezia, che ha curato unicamente i suoi interessi (economici!) e un’altra, il Foggia, che non ha voluto cedere ai ricatti dando, ancora una volta, un segnale di onestà, serietà e grande professionalità. La speranza è che non ci si debba mai pentire di non aver portato a segno un grosso “affare” perché Iemmello lo sarebbe stato, e da un punto di vista umano e da un punto di vista economico.
Il rammarico è grande per ciò che poteva essere e non è stato ma la speranza che questa società possa costruire qualcosa di importante e dare lezioni non solo di pallone al sistema calcio è altrettanto grande.
L’augurio finale va a Pietro perché confermi e migliori quanto di buono abbiamo avuto l’onore di ammirare noi qui a Foggia.
Maria Assunta Scelsi