Toh, guarda chi si rivede: la Virtus Entella. Screzi e storie mai dimenticate, ma il Foggia ci crede
Sembra che questa lotteria dei playoff ci abbia preso gusto a mettere il Foggia di fronte a chi di certo non ha lasciato bei ricordi nei cuori e nelle menti dei rossoneri. Dalla Turris, che nel corso della stagione regolare era la squadra che più aveva messo in difficoltà i ragazzi di Mister Zeman, fino all’Avellino che rievocava ricordi nefasti proprio in una finale playoff nel lontano 2007. I rossoneri sono riusciti a scacciare i propri fantasmi ed alimentare un sogno che adesso non sembra più una chimera e che potrebbe prendere forma se si riuscisse a superare il prossimo scoglio.
Uno scoglio chiamato Virtus Entella, con alla guida il Presidente Antonio Gozzi, amministratore e fondatore del gruppo Duferco, leader nel settore siderurgico, che nel lontano 2018 fece di tutto per non farsi ben volere in terra di Capitanata.
Il Foggia nell’ottobre di quell’anno in Serie B aveva iniziato una travagliata stagione con Grassadonia alla guida tecnica i fratelli Sannella al timone di comando, dopo aver superato una lunghissima estate fatta di penalizzazioni, ricorsi ed un -8 che avrebbe pesantemente influito nell’economia del campionato dei rossoneri, retrocessi poi nel drammatico pomeriggio di Verona. L’Entella invece al termine del campionato precedente era retrocessa, sul campo, in Lega Pro ma mal aveva digerito la decisione dei vari tribunali che, secondo i liguri, aveva tutelato piazze storiche come appunto quella foggiana, oppure Cesena e Chievo Verona, a danno proprio della squadra nordica.
Gozzi definì il Foggia come una “lavatrice di denaro sporco” che aveva conquistato la salvezza e la promozione dalla Lega Pro negli anni precedenti con “proventi illeciti”, ergendosi a difensore senza macchia e senza paura di un calcio privo di sotterfugi. Tant’è che le lamentele del buon Gozzi non portarono alla riammissione dei biancoazzurri in Serie B, anche se, la formazione poi se la guadagnò sul campo vincendo il campionato.
Ma che squadra è questa Virtus Entella? La formazione di Gennaro Volpe ha chiuso al quarto posto il girone B di Lega Pro a pari punti con il Pescara e a due lunghezze dal Cesena, avendo un rendimento decisamente opposto tra le gare giocate allo stadio “Comunale” di Chiavari e quelle giocate in trasferta. In casa infatti hanno il secondo score nella regular season, avendo raccolto ben 45 punti al pari del Modena promosso in Serie B e peggio solo della Reggiana che ne ha raccolti 49, perdendo soltanto le sfide contro le due già citate regine del girone. In trasferta la musica cambia visto che l’Entella ha conquistato 20 punti in 19 gare e non conquistando il bottino pieno dal 6 febbraio scorso quando espugnò per 3-2 il campo dell’Olbia.
In rosa elementi di tutto rispetto come l’ex difensore di Inter e Milan Matias Silvestre, i centrocampisti Daniele Dessena e Leonardo Morosini ed un reparto offensivo davvero ben assortito con l’albanese Merkaj, l’argentino Lescano e soprattutto Andrea Schenetti. Lo sgusciante attaccante classe 1991 ha vissuto stagioni da protagonista in Serie B con la maglia del Cittadella, prima di sposare la causa dell’Entella prima in cadetteria e poi accettando di rimanere in Lega Pro; 9 gol e 7 assist in stagione dimostrano come la retroguardia di mister Zeman dovrà tenere d’occhio proprio Schenetti per limitare la manovra offensiva ligure.
Ecco l’undici che ha sfidato l’Olbia nel precedente turno playoff (4-3-1-2): Borra, Coppolaro, Kosovar, Chiosa, Barlocco, Karic, Paolucci, Rada, Schenetti, Magrassi, Merkaj. All. Gennaro Volpe.
Tullio Imperatrice