“Tutto passa. E, purtroppo, talvolta ritorna”

“Tutto passa. E, purtroppo, talvolta ritorna”

“Tutto passa. E, purtroppo, talvolta ritorna”.

Questo aforisma di Roberto Gervaso descrive al meglio il prossimo impegno di campionato del Foggia, domenica alle 17:30 contro il Potenza. Poteva essere il ritorno di Capuano, che con i rossoneri ha condiviso poche settimane estive prime delle dimissioni, ma che nella mattinata di ieri è stato sollevato dall’incarico dalla dirigenza del Potenza. A distanza di mesi, probabilmente, per i tifosi dei pugliesi la decisione del tecnico di abbandonare la panchina del Foggia non ha portato particolari svantaggi, bensì grazie ad essa, e a quella analoga di Maiuri, oggi alla guida del Foggia c’è Marco Marchionni.

Domenica, inoltre, andrà in scena un altro ritorno, più illustre. Il Potenza ha deciso di sostituire Cianci, ceduto al Bari, con un ex calciatore del Foggia: Fabio Mazzeo.

Quando si ripensa ai trascorsi dell’attaccante con la maglia rossonera, ognuno dei supporters del club prova dei sentimenti contrastanti che rispecchiano l’esperienza della punta con la casacca del Foggia.

Mazzeo arrivò nel capoluogo dauno nel settembre del 2016 e subito diventò un punto fisso nello scacchiere tattico di Giovanni Stroppa grazie ai suoi innumerevoli gol: 21 reti in 28 gare nella prima stagione, tra cui quello di 4 anni e un giorno fa, esattamente il 4 febbraio 2017, con il quale Mazzeo contribuì alla vittoria del Foggia contro il Messina. I pugliesi allo Zaccheria si imposero 3-0 grazie alle firme dell’attuale attaccante del Potenza, di Deli e all’autogol di Palumbo.

Fabio c’era sempre. Contro le piccole e contro le grandi. Contro la Virtus Francavilla, ma anche contro il Lecce, e in molti foggiani risuona ancora quel “Mazzeo, profumo di Serie B”, esultanza di Antonio Di Donna dopo la rete dell’attaccante contro i giallorossi. Un gol pesante come un macigno siglato dopo aver superato il portiere avversario aprì la strada ad un 3-0 pirotecnico che consentì al Foggia di allungare a 4 lunghezze il divario tra i satanelli e il Lecce. Al termine del campionato i diavoli del Sud vennero promossi in cadetteria, a distanza di 19 anni dall’ultima volta.

Fabio, però, non è ricordato solo per gli assist, le giocate illuminanti o le reti. Mazzeo è anche il rigore sbagliato con il Pescara e con il Livorno, è uno dei calciatori che fece parte della rosa nella stagione in cui il Foggia non riuscì a centrare la salvezza in Serie B, con il conseguente fallimento dei Sannella che costrinse la squadra a ripartire dai dilettanti. L’esperienza del centravanti con la squadra pugliese è, di conseguenza, come una medaglia dalle due facce contrapposte.

Ma le qualità del calciatore sono oggettive e, proprio per questo, i foggiani sperano non fermino la corsa degli uomini di Marchionni nella gara di domenica. Inoltre, nel rivederlo, molti tifosi saranno assaliti da un sentimento di malinconia, perché quella retrocessione e quel fallimento per tanti sono ancora una ferita aperta. Ecco spiegato il “purtroppo” dell’aforisma iniziale di Gervaso.

Antonio Iammarino