C’è ancora aria di festa in città. Si sente ancora il profumo inebriante dello champagne versato per le strade. C’è ancora la voglia di continuare a brindare allo stadio domenica prossima contro il Melfi. Si ha voglia di incorniciare questa stagione magnifica con la conquista della Supercoppa di Lega.
Insomma si vivono ore piacevoli a Foggia e la voglia di riscatto, almeno sotto il profilo sportivo, si avverte chiara e netta.
Passato però il periodo della sbornia e dei festeggiamenti, bisognerà sedersi a tavolino per una giusta e puntuale programmazione, la stessa che ha portato il Foggia in serie B, quella che deve partire dall’eventuale conferma del tecnico e della rosa, dall’individuazione di nuovi calciatori per affrontare la nuova categoria e dalla formazione di un nuovo ed adeguato settore giovanile.
È stato bello l’altra sera percepire quella voglia della piazza di continuare questo percorso di crescita, di ritornare a sperare nel ritorno di quei tempi in cui si giocava nei campi della massima divisione ma è altrettanto vero che chi ha vissuto per 19 anni l’inferno dei campionati minori, sa benissimo quanto valga questa serie B e cosa voglia significare il solo riuscire a mantenerla.
Ecco perché gli sforzi societari dovranno prima pensare a consolidarsi nella nuova categoria senza tirarsi indietro davanti ad eventuali e piacevoli incidenti di percorso ma è chiaro che solo con una attenta programmazione e con i giusti tempi a questa società nessun traguardo potrà essere precluso.
Oggi è giusto festeggiare, è sacrosanto sognare e guai se non fosse così.
Domani però è un altro giorno e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante soprattutto dopo una stagione partita non certo nel migliore dei modi, deve far riflettere tutti, dalla società sino all’ultimo tifoso perchè è con i piedi per terra che si fanno i voli più belli.
Cerchiamo di non perdere quanto si è guadagnato.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it