Calcagno (A.I.C.): “Crisi Barletta, Monza e Savoia, ecco le novità. Centinaia di ragazzi del Parma in Lega Pro? Nessuna giustificazione tecnico-sportiva”

Barletta, Monza e Savoia. Senza dimenticare il Parma. Sono le società in difficoltà nel nostro calcio. Da Nord a Sud, senza distinzione di sorta. E nemmeno di categoria, visto che i problemi dei ducali si riverberano sulla Lega Pro. Per fare il punto della situazione TuttoLegaPro.com ha intervistato l’avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Assocalciatori.

Con la Lega Pro a 60 squadre e il conseguente addio a nove società, sono diminuiti i posti di lavoro. Ma almeno ci sono più tutele?

“Le garanzie sono maggiori per i tesserati, soprattutto nei momenti dei mancati pagamenti. I 600mila euro di fidejussione a volte non coprono tutto ma, anche se a posteriori, garantiscono la regolarità del campionato, a differenza di Parma…”

In terza serie sono tre le situazioni difficili. Iniziamo da Barletta…

“Il nostro fiduciario di Bari ha visitato i ragazzi e a giorni verrà presentata la messa in mora. Una mossa che, oltre a concedere al calciatore il diritto di svincolarsi, è la maniera migliore per cristallizzare la situazione nei confronti della Lega, poiché tutte le contribuzioni in base agli articoli 85-90 delle Noif (che riguardano budget finanziario, emolumenti e sanzioni NdR) possono essere utilizzate a favore dei tesserati”.

Savoia?

“Sono i ragazzi che hanno preso meno di tutti. Se immaginiamo che molti di loro sono arrivati ad agosto e hanno recepito una mensilità sola, e forse alcuni nemmeno quella, è facile capire che questa sia la situazione più penalizzante tra quelle in Lega Pro. Domani dovrebbe esserci un incontro con la società, vedremo se si risolverà a breve”.

Monza?

“Stamattina si è svolta l’udienza fallimentare, valuteremo quale sarà la decisione. Il club è in difficoltà da molto tempo nonostante i molti passaggi di proprietà. “.

Vi sono altre società nei guai?

“Credo ormai di no, non abbiamo sentore di altre situazioni in palese difficoltà. Spero che ad aprile tutti paghino senza problemi”.

Salta all’occhio che le penalizzazioni, anche in casi palesi, arrivano in ritardo…

“Ci sono tempistiche tecniche legate alle procedure che fanno slittare le penalizzazioni a volte a fine campionato: dalla segnalazione della Covisoc alla procura federale, al deferimento e infine ai tre gradi di giudizio. Ma le società, anche concorrenti, e i calciatori sanno bene a quali penalizzazioni andranno incontro e che arriveranno tutte durante la stagione”.

Capitolo Parma. Cosa accadrà ai tantissimi giocatori girati dal club ducale in terza serie?

“Chi è in prestito rischia di tornare in una società che potrebbe non esserci più. Se non ci dovesse essere il salvataggio del club, anche tramite un esercizio provvisorio e l’ipotetica cessione del ramo d’azienda, gli atleti si ritroveranno svincolati. Chi è in comproprietà, invece, potrebbe rimanere nella società in cui gioca oggi se il Parma non si presenterà o perderà alle buste. 
Il problema degli incentivi all’esodo è molto grande, soprattutto per il Parma che negli ultimi anni ha sviluppato un numero molto elevato di trasferimenti”.

Cosa pensa delle centinaia di operazioni fatte dagli emiliani in Lega Pro?

“Non sono un operatore di mercato ma per me non hanno giustificazione tecnico-sportiva, l’eventuale procedura fallimentare potrebbe fare chiarezza anche su questa situazione”. 

Categoria: Serie C