Domani riunione fiume a Firenze. La Juve Stabia: “Blocchiamo i campionati”. Pozzo sostiene Lotito

Quanto accaduto durante la settimana che sta per andare in archivio ha inevitabilmente scosso il mondo del calcio, diviso tra coloro che chiedono provvedimenti esemplari per il presidente Claudio Lotito ed il partito di chi, al contrario, non ravvisa elementi di rilievo nel contenuto della telefonata con il direttore generale dell’Ischia Pino Iodice che, a sua volta, si dice pronto a consegnare alla Procura Federale ulteriori registrazioni che, a suo dire, potrebbero aggravare la posizione del patron. “Nelle registrazioni ce n’è per tutti, un delirio. Che calcio è questo se due club che stanno dimostrando sul campo di avere idee manageriali devono essere in qualche modo frenati? Stanno provando a toglierci la gioia di fare calcio, non si può andare avanti così” ha detto Iodice al Corriere dello Sport, mentre Lotito minaccia azioni legali ed è in stretto contatto con l’avvocato Gentile che, ai microfoni di Granatissimi, aveva detto chiaramente che “dal punto di vista penalistico è possibile registrare una telefonata e poi diffonderne il contenuto sui giornali, ma se si ravvisa diffamazione il discorso cambia. Stiamo lavorando per stabilire i criteri di responsabilità, non c’era nessun attacco ad altre società di calcio”. Fabiani, particolarmente indignato per l’accaduto, ha invece rincarato la dose sostenendo che “Lotito era a conoscenza della possibilità di subire un agguato, li ha fatti uscire allo scoperto e c’è una regia ben precisa”. 

A Carpi ed Ischia, ieri pomeriggio, non sono mancati cori e striscioni contro Lotito, stesso discorso per quanto concerne i tifosi del Frosinone, ma anche dalla tribuna del “Valerio” di Melfi è stato possibile ascoltare frasi ingiuriose nei confronti del patron, che ha incassato l’affetto del cognato Marco Mezzaroma e di gran parte della tifoseria granata. Domani, a Firenze, prevista una riunione infuocata: convocati tutti gli esponenti delle società di Lega Pro ufficialmente per discutere della suddivisione degli introiti derivanti dalle dirette tv Rai, ma inevitabilmente l’argomento del giorno sarà ben diverso e con toni che si preannunciano accesi. Ci sarà Lotito, dovrebbe esserci Macalli, ha annunciato la propria presenza anche il direttore generale dell’Ischia Iodice, mentre in queste ore si registra il parere del presidente della Juve Stabia Manniello affidato alle pagine del sito Resport24.it: “Stiamo vedendo come è ridotto il calcio in Italia, ma io credo che debba intervenire proprio il governo e commissariare il tutto. Se noi ci paragoniamo al calcio spagnolo o a quello inglese, io dico che in Italia i fallimenti sono all’ordine del giorno. Dopo vent’anni di governance c’è bisogno di un ricambio e qui non si vuole cambiare. Non ho capito perché non si vuole cambiare. A questo punto, proporrò uno sciopero alle squadre i cui presidenti vogliono che Macalli si dimetta. Se poi il Carpi, il Latina e il Frosinone non possono arrivare alla Serie A, a questo punto anche la Juve Stabia non ci arriverebbe mai. Si svolgano dei campionati a ‘invito’: se ci invitassero a partecipare a un campionato, allora decideremmo di partecipare o meno. Quello che succede nel calcio italiano oggi è uno scandalo, e io mi auguro che il coraggio che ha avuto Iodice possa far cambiare le cose. Altrimenti, in giugno potrei anche consegnare il titolo della Juve Stabia al sindaco, perché non varrebbe più la pena fare cospicui investimenti. Il calcio sta peggiorando, pensiamo al rischio che il Parma corre, alla situazione del Monza in Lega Pro”. In direzione opposta, invece, il presidente dell’Udinese Pozzo che, a Radio Deejaay, ha sottolineato che “lo scandalo è rappresentato da chi registra una telefonata e poi la rende pubblica, è inaccettabile”. 

Categoria: Serie C