Top & Flop di Foggia-Aversa Normanna

Top & Flop di Foggia-Aversa Normanna

Si è giocato ieri sera il match del “Pino Zaccheria” di Foggia tra la squadra locale e gli ospiti dell’Aversa Normanna. Pareggio per 0-0 al termine di una gara non bella ma vissuta dai giocatori in maniera intensa, forse un pò troppo spigolosa in taluni frangenti (sono 6 gli ammoniti totali al triplice fischio finale). I pugliesi si confermano con le “polveri bagnate” in fase di realizzazione con la rete che non viene gonfiata da ormai tre gare, mentre i campani portano a casa un punto prezioso per il morale invertendo la pessima piega che stava prendendo questo avvio di stagione. Questi i migliori e i peggiori visti da noi.

TOP

Pietro Iemmello (Foggia): sembra paradossale che in una squadra che non riesca più a trovare la via della rete il migliore della partita risulti essere la prima punta. Eppure l’ex attaccante di Pro Vercelli e Novara è uno dei pochi rossoneri che crede davvero nella posssibilità di vincere la gara. Parte un pò con il freno a mano tirato, come tutta la squadra dl resto, ma alla distanza sale d’intensità il suo gioco. Dà profondità alla squadra e si fa notare sia in termini di conclusioni a rete che di suggerimenti per i compagni. VOLENTEROSO

Roberto Cardinale (Aversa Normanna): in settimana il capitano dei granata aveva sostenuto la necessità di miglioramento in concentrazione sulle situazioni da palla ferma confermando comunque la volontà di lottare della squadra campana. Stasera ha guidato una difesa per metà rinnovata alla conquista di un punto importante in trasferta e per di più senza subire reti (cosa mai successa in precedenza). C’è ancora molto da lavorare ma l’esperto difensore ha dimostrato di aver le carte in regola per aiutare il reparto a uscire da una situazione di crisi. PROFETA

FLOP

Marcello Quinto (Foggia): presentato da mister De Zerbi in conferenza pre-gara come un perno fondamentale per il gioco dei satanelli, stasera il playmaker ha decisamente deluso sia l’allenatore che il pubblico (il quale non ha fatto mancare fischi a suo indirizzo). Lento, impreciso e impacciato nella prima frazione di gioco, capace di lanciare più gli avversari in contropiedi potenzialmente letali che i propri compagni di squadra, è cresciuto di poco nella ripresa, quando però tutta la squadra è parsa diversa. Anche allora si è limitato a compiti di medio cabotaggio, lasciando ad altri il compito dei lanci illuminanti. Emblematica l’immagine di lui a terra con i crampi nel recupero mentre tutti i compagni cercavano di accelerare il gioco nell’ultimo disperato tentativo di vincere. FARO SPENTO

Momar N’Diaye (Aversa Normanna): la volontà e l’impegno non fanno certo difetto all’attaccante senegalese. Ciò che manca è decisamente la precisione. A parte l’occasione del buon tiro da fuori area del ventesimo minuto di gioco, ha quasi sempre fatto la scelta sbagliata in ogni occasione di ripartenza granata capitata tra i suoi piedi, vuoi per limiti tecnici o di idee. Si segnala anche per un paio di palloni svirgolati al limite della propria area di rigore in fase di ripiegamento, che hanno messo i brividi più ai compagni di squadra e ai propri supporters. APPANNATO