Foggia, Stroppa: “Non è questione di preparazione ma di maturità”
E’ intervenuto in conferenza stampa Giovanni Stroppa, allenatore del Foggia, alla vigilia del match di domani in casa del Carpi. Queste le sue parole:
PROGRAMMA – Rimarremo a Carpi fino a mercoledì, poi ci trasferiamo vicino Brescia e ci restiamo fino a sabato. La squadra ha lavorato bene, in molti hanno già recuperato. A freddo è ancor più bello rivedere la gara di sabato contro il Palermo.
AVVERSARIO – Per il Carpi parlano i numeri. Squadra molto pratica, di categoria, non concede nulla. Prima della partita di sabato, avevano fatto 3 gol senza subirne e avevano incassato 9 punti. Resta la solita squadra anche se ha mandato via i pezzi più importanti. Non ha perso quella che è l’identità storica della società, in più ha preso un allenatore che ha proprio questa identità. L’anno scorso lo abbiamo affrontato con il Francavilla, ed è un allenatore eccezionale per quello che è questa idea di calcio pratico, che non ti fa respirare, che lavora a tutto campo, un allenatore che stimo molto. L’affronteremo con il piglio giusto. Nel finale della conferenza dopo Palermo ho affermato che non avremo più approcci sbagliati, e ne sono certo di questo.
FORMAZIONE – Come ho detto prima di Palermo, è chiaro che per noi ma credo per chiunque, bisogna pensare di partita in partita. Dobbiamo pensare a domani come se fosse l’ultima. Cercherò di mettere in campo la formazione migliore, senza pensare a Brescia. Servono approccio, mentalità, presenza, cattiveria.
AUTOSTIMA – Cerco di parlare con i ragazzi sia individualmente che in gruppo, e la percezione è che le cose stanno andando per il verso giusto. C’è rammarico, ma credo sia condivisibile con tutti, di lasciare per strada qualche punto. Sarebbe stato certamente più bello avere qualche punto in più, per l’autostima. Però se ci fermiamo e valutiamo chi abbiamo affrontato sabato e il modo in cui l’abbiamo affrontato, l’autostima deve esserci per forza, perché abbiamo tenuto il campo come siamo abituati a farlo nonostante avessimo davanti una squadra di serie A.
ALLENAMENTI – Sento dire spesso “preparazione pesante”. Ma è stata normale, c’è la giusta progressione. I ragazzi hanno una brillantezza diversa negli allenamenti, mentre poi in partita abbiamo avuto la sensazione di non averla in certi frangenti. Ma tutto parte dalla testa. Dobbiamo tornare a fare le cose che sappiamo fare. Poi è normale che la categoria non ti concede un errore che l’anno scorso magari ti poteva andare bene. Basta leggere le situazioni durante la partita, solo questo. E’ solo questione di maturità, come quella vista per 60 minuti contro il Palermo.