Gravina, Loseto: “Nessun presupposto per continuare. Il mio lavoro qui è finito”

Due annate importanti per Valeriano Loseto alla guida della FBC Gravina: il tecnico barese ha sposato pienamente il progetto murgiano conquistando uno splendido settimo posto la scorsa stagione e reduce da un’ottima annata culminata, causa stop Coronavirus, in settima posizione a pari punti con Gelbison e Città di Fasano nel Girone H di Serie D. La nostra redazione ha intervistato il tecnico 48enne, reduce da importanti esperienze sulla panchina del Corato, con i Settori Giovani di Andria e Bari, e allo stesso tempo con i Federiciani in Lega Pro. Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a TuttoSerieD.com:

In un’intervista a TuttoSerieD.comValeriano Loseto ha praticamente annunciato l’addio al Gravina: “Il mio rapporto con il Gravina – ha fatto sapere l’ormai ex tecnico gialloblù – è finito. Anche se ci siamo parlati, ci siamo detti tutto quello che avevamo da dirci e non ci sono i presupposti per continuare nel migliore dei modi. Auguro al Gravina di raggiungere i suoi obiettivi. Futuro? Attualmente non c’è nulla di concreto, sono alla finestra e sono disposto a parlare con tutti, basta che ci sia un progetto serio. Mi appresto al 13esimo anno da allenatore: ho fatto in tutte le categorie, ho allenato anche in Lega Pro dove purtroppo non è andata come speravamo. E’ quello il mio grande rammarico, Andria. Mi auguro di poter allenare una piazza che abbia ambizioni importanti e valuterò al meglio. Fa piacere essere accostati al Cerignola: sarebbe un grosso banco di prova per chiunque, per quanto mi riguarda sarebbe la prova di maturità. Non sono più un giovane allenatore, sono un esperto con delle giuste competenze che è pronto ad allenare in ogni dove“.

Loseto ha ripercorso le sue annate nel club murgiano: “Noi abbiamo fatto due grosse stagioni a Gravina: i risultati sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo espresso un buon calcio, creando gravi difficoltà a chiunque. Abbiamo avuto anche momenti di difficoltà, ma in una squadra giovane, credo sia comprensibile: avevo due-tre elementi di spessore, anche a livello di età, che mi hanno dato una mano in una squadra in cui qualcuno era una scommessa (vinta alla grande da me), alcuni erano alla prima esperienza in D e tanti giovani. Sono soddisfatto del lavoro svolto: manca enormemente tutto questo, chi vive di calcio può capire questo e mi auguro di riprendere quanto prima. Fino alla vittoria di Taranto stavamo facendo il nostro campionato, alternando vittorie in casa, sconfitte e qualche pareggio. La prima svolta è avvenuta allo Iacovone, un successo che ci ha dato fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi. Abbiamo subito l’infortunio di Loliva, abbiamo attraversato gennaio senza vittorie pur giocando bene. Poi c’è stata una grande prova di orgoglio con il Foggia in casa: una vittoria che ci ha proiettati verso la salvezza. Ho il rammarico della partita di Bitonto, una gara in cui siamo usciti con gli applausi e i consensi da parte di tutti, facendo una grande prestazione: purtroppo poi una perla di Patierno ha indirizzato la partita verso la compagine neroverde”.

Categoria: Dilettanti