Casarano, il bilancio dei primi due mesi di Stagione non può che essere positivo, anche se…

Poco più di due mesi; tanto è trascorso da quel 18 Agosto, giorno in cui il Casarano scendeva in campo per la prima volta in Stagione, affrontando il Nardò nel Turno Preliminare di Coppa Italia di Serie D. Sembra trascorsa un’eternità da quella serata amara per il risultato del campo, eppure si tratta solo di 67 giorni, frangente in cui si è disputato otto gare di campionato, dopo le quali è plausibile stilare i primi bilanci di un’annata sportiva che sta entrando nel vivo.

Il rinvio del match della Prima Giornata con l’Audace Cerignola, ha fatto slittare di una settimana l’esordio dei rossazzurri nel Girone H, esordio coinciso con il Derby del “Capozza“, contro un Taranto ferito dopo la sconfitta interna subita in Zona Cesarini contro il Brindisi. I rossoblù jonici riuscirono in quella circostanza a battere il Casarano per 1-0 e soprattutto, una volta rimasti in dieci, seppero contrastare la mole di gioco imperiosa delle Serpi, tenendo la propria porta inviolata sino al termine dell’incontro. E così, i ragazzi di Mister Pasquale De Candia, furono chiamati al pronto riscatto nel successivo incontro interno che li vide impegnati contro il neopromosso Brindisi, avversario numero uno nel precedente Campionato di Eccellenza Pugliese. Gara senza storia quella del 15 Settembre scorso : 4-0 per il Casarano, senza possibilità di replica e senza spazi per alcun tipo di ‘fraintendimento’. Una prestazione sontuosa, dopo cui ci si aspettava continuità nel successivo doppio impegno esterno tra Cerignola e Andria. Una continuità che non c’è stata, anzi, nel giro di una settimana il Casarano palesava una preoccupante involuzione dal punto di vista del carattere, del gioco e anche dell’impegno, ragion per cui, sia al termine del match perso 2-1 a Cerignola, sia a seguito della sconfitta per 1-0 in casa della Fidelis, i tifosi rossazzurri mossero delle critiche in parte legittime verso la squadra, invocando addirittura un cambio di rotta che la Società però non intese effettuare, concedendo fiducia alla squadra e al tecnico. Al termine della Quarta Giornata il Casarano aveva collezionato tre sconfitte e una vittoria in quattro gare disputate, racimolando tre soli punti su dodici e con l’eliminazione dalla Coppa Italia di Serie D arrivata alla prima occasione. A quel punto, in considerazione degli investimenti compiuti in estate, una ‘riflessione’ da parte dei vertici societari era ed è stata d’obbligo, valutazioni che hanno avuto un esito unico ed unanime: andare avanti con Mister De Candia, uomo perbene e tecnico preparato, che meritava rispetto e il tempo necessario per sviluppare appieno un certo tipo di lavoro. Scelta assolutamente condivisibile quella del Club, che ha accettato il verdetto del campo e ha fatto quadrato attorno allo Staff Tecnico, dando forza alla propria scelta di affrontare la Serie D, con Pasquale De Candia al timone di una squadra che da quel momento aveva il dovere di dare molto più di quanto fatto sin lì. E la risposta dei Calciatori rossazzurri non s’è fatta attendere, replicando al deludente blocco di prime quattro partite, con un filotto di altrettante gare senza sconfitte e quattro risultati utili consecutivi con otto punti racimolati su dodici disponibili.

Vittoria interna, sofferta ma preziosa, per 1-0 contro il Nardò e successo per 2-0 sul campo del Grumentum Val D’Agri, senza troppo ‘brillare’, ma al contempo senza mai rischiare nulla. E poi due pari consecutivi, quello per 0-0 maturato al “Capozza” contro il Sorrento, dove al di là del penalty fallito da Olcese si poteva tranquillamente portare l’intera posta a casa, e poi l’1-1 in rimonta di Foggia, dove finalmente si è visto un Casarano per nulla arrendevole, dalla grande personalità, determinato e compatto alla ricerca di un risultato positivo che è arrivato nel finale, grazie all’incornata di Mattera, ma soprattutto per merito di un gruppo che ha dimostrato sul campo di essere unito e ‘affamato’, oltre che dalla parte del proprio Allenatore. Va quindi dato merito alla Società per aver deciso di continuare a fare affidamento sul proprio tecnico e su i suoi collaboratori, fiducia ripagata con una striscia di oltre un mese di imbattibilità e con i progressi evidenti fatti dalla squadra sotto tutti i punti di vista.
È per questo che un primo bilancio stagionale non può che essere positivo, anche se, da una squadra dai valori complessivi tanto importanti, è lecito aspettarsi ancora di più. La classifica attuale vede il Casarano a metà graduatoria con 11 punti, frutto di tre vittorie e due pareggi dopo otto gare disputate. Classifica molto corta quella di un Girone H equilibratissimo proprio come ci si attendeva, con le Serpi ora a -1 dalla zona Play-Out, a -3 dal primo posto utile in chiave Play-Off e a cinque lunghezze dalla capolista Bitonto, avversario dei salentini tra due Domeniche, al “Città degli Ulivi“.

C’è stata dunque la reazione che ci si attendeva dopo le prime quattro giornate, chiuse con un bilancio palesemente negativo. E così si è passati dal paventare un possibile cambio di rotta in corsa, all’equilibrio attuale che regna tra Società, squadra e tifoseria, unite verso il raggiungimento di un obiettivo che non può che essere identificato in un piazzamento Play-Off. Questo, al momento, il traguardo più alla portata di un Casarano che manca di un Bomber di razza, di un centravanti di peso avvezzo alla doppia cifra, di uno di quei punti di riferimento avanzati utili a spaccare le partite difficili da sbloccare; e forse è questa la carenza più grande che si può riscontrare in un organico nel complesso tra i 5/6 più competitivi dell’intero Girone. È per questo che ci riesce complicato ritenere pienamente sufficiente l’attuale decimo posto, ma è anche intellettualmente onesto riconoscere che, nel contesto di un Girone di ferro, per una neopromossa, fosse proibitivo ottenere molto più di quanto ottenuto sin qui, ricordando che la prima in classifica ha totalizzato solo cinque punti in più rispetto ai rossazzurri. Certo, diviene ora fondamentale battere la Team Altamura, Domenica al “Capozza“, proprio perché la classifica è estremamente ‘corta’ ed è davvero questione di un attimo ritrovarsi in alto così come in basso, a seguito di una sconfitta piuttosto che dopo una vittoria. È necessario perciò proseguire su questo trend favorevole, per il quale è indispensabile l’apporto di tutti i sostenitori casaranesi, per continuare a coltivare il sogno di ritornare prima o poi in quella Terza Serie, che per storia e tradizione, fa da sempre rima con Casarano.

Fonte: www.tuttoseried.com

Categoria: Dilettanti