Floriano: “Adesso salvo la Carrarese, ma da luglio torno a Foggia”

Floriano: “Adesso salvo la Carrarese, ma da luglio torno a Foggia”

Pronto, Roberto…:”Sì, scusami puoi aspettare un attimo? E’ un gran giorno oggi: il primo bagnetto di mia figlia”. Che gioia la piccola Sofia! Il gol più bello realizzato 4 mesi e mezzo fa assieme a sua moglie Stefania. Come normale che sia, la mamma è apprensiva ma le gerarchie a casa Floriano potrebbero presto invertirsi: “E’ ancora troppo piccola, ma credo che quando crescerà potrei essere io il gelosone – racconta Roberto Floriano in esclusiva a Gianlucadimarzio.com -perché, sai, è sempre così tra un padre e una figlia”. D’altronde è già la reginetta delle pagine Instagram di mamma Stefania e Papà Roberto, che se l’è già tatuata sulla gamba con un palloncino rosso in mano: “Un idea di Camilla, la fidanzata di mio fratello. Le piace disegnare e le ho chiesto di pensare a qualcosa di originale e Ta-dààà”.

Cresce bene la piccola Sofia, tra le carezze di mamma e l’aria di Carrara, città in cui gioca la Carrarese, che Floriano spera di salvare a suon di gol: “Eravamo partiti abbastanza bene, entro la fine di novembre avevamo già raccolto più di 20 punti, poi qualcosa è cambiato. Ci siamo inceppati, è andato via il precedente allenatore ed è arrivato un altro allenatore, Firicano, che conosce abbastanza bene la categoria. Abbiamo fatto 6 punti con lui in quattro partite, ci sta dando una grossa mano”. La Toscana, terra dal cibo buono, passeggiate in riva al mare e persone eccezionali..:“Mi hanno accolto tutti benissimo, dai tifosi alla società, passando per i compagni. E’ un club gestito da imprenditori locali, dove tutti fanno il proprio per farci sentire a nostro agio. Anche se con delle ambizioni diverse rispetto ad altre società”. E la mente di Floriano va inevitabilmente a quanto accaduto nella scorsa stagione, quella disputata con il Foggia, che è ancora proprietaria del suo cartellino. La Puglia d’altra parte è nel suo destino, praticamente da sempre: “Mio padre è nato nella provincia di Lecce, invece i miei nonni sono di Scampitella, che è in provincia di Avellino, in Campania, ma è praticamente a metà strada con Foggia. Sono emigrati tutti in Germania, infatti io sono nato lì”. Nel 2015 lo sbarco in rossonero, per volontà, nemmeno a dirlo, di Roberto De Zerbi: “E’ stato direttamente lui a chiamarmi e a chiedere al Foggia di acquistarmi. Sono partito molto bene tra la doppietta alla Lucchese e il gol al Bari in Coppa Italia. Durante l’anno ho pagato tanti infortuni, sono convinto che avrei potuto fare di meglio se non fosse stato per tutti i problemi fisici”. Il guizzo più importante della sua stagione probabilmente in finale playoff, con quel calcio di rigore guadagnato, e poi trasformato da Iemmello, che ha soltanto illuso i 20mila dello Zaccheria: “Logicamente c’era tanto sconforto, eppure ricordo che nello spogliatoio De Zerbi ha tenuto a ringraziarci. Avevamo disputato una stagione eccellente, vincendo la Coppa Italia, arrivando in finale playoff e riportando entusiasmo tra la gente della città”.

Floriano: “Adesso salvo la Carrarese, ma da luglio torno a Foggia”

Entusiasmo che potrebbe ritrovare l’anno prossimo, quando il prestito alla Carrarese terminerà: “Dal primo luglio tornerò a Foggia, sperando di ritrovare la squadra in un’altra categoria. Lo merita questa gente, lo merita la squadra“. Una squadra che su Instagram lo sommerge di like e tag nei post. Tra i quali c’è Coletti, uno di quelli a cui è più legato: “Sento spesso Tommaso (Coletti), ma sento anche Gerbo ed Angelo, sono amico di molti calciatori del Foggia ancora”. Però si sa, le vie del mercato sono infinite e chissà che Floriano non ripeta un’altra esperienza particolare, come quella in Bulgaria: “In quel periodo avevo due possibilità: avrei potuto andare a giocare in Serie b scozzese, o di andare al Botev Vratsa, in Serie A bulgara. Ci sono rimasto per 4 mesi, poi sono tornato in Italia”. Passato in Bulgaria, presente a Carrara, futuro a Foggia? La città se lo augura, Floriano pure. E chissà che Roberto non debba tatuarsi un altro palloncino: uno rosso e uno…