Quest’anno l’entusiasmo per il rush finale, la febbre per una tanto sperata promozione inizia praticamente già ai primi di marzo, ad 11 giornate dalla fine con i botteghini presi d’assalto già il mercoledì e con i social sempre attivi sull’argomento “Foggia Calcio”.
Si rivedono anche le sedute di allenamento aperte al pubblico, caratteristica che ci riporta indietro di quasi un anno, quando cori e bandiere sugli spalti irrompevano anche alla vigilia delle partite dei play off. In città comunque si respirano un cauto ottimismo e una serenità apparente, ma non perché la squadra sia perdente nel confronto con quella della stagione precedente, ma perché la delusione per una serie B sfuggita per un nonnulla, soprattutto quando si pensava di essere veramente invincibili, ritorna a serpeggiare nei discorsi fatti nei bar tra tifosi.
C’è anche la consapevolezza che tutto può sfumare nel giro di 3 o 4 giornate, considerando quanto accaduto a Matera e a Castellamare di Stabia che potevano contare su due squadre molto ben attrezzate per il salto di categoria. Infatti, anche se la matematica non ha emesso il suo verdetto, la logica dice che le due capoliste del girone C sino alla sosta, potrebbero essere fatte fuori entrambe nella lotta per il primo posto.
Decideranno i confronti diretti? Può essere ma è altrettanto vero che in questo girone di ritorno molti valori in campo sono cambiati e squadre che sembravano dovessero fare solo atto di presenza durante la stagione, si trovano di colpo a giocare per qualcosa di importante.
Sarà determinante non sottovalutare nessun avversario, non pensare di aver già saltato il fosso e di non perdere mai la giusta concentrazione né la conseguente determinazione: fermarsi quindi a vivere gara per gara, senza pensare a lungo termine, senza fare tabelle e previsioni.
Sapersi gestire, in queste 11 giornate, può fare sicuramente la differenza!
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it