Capuano: “Foggia? Mi riempie di orgoglio”

Capuano: “Foggia? Mi riempie di orgoglio”

Ezio Capuano è il nuovo allenatore del Calcio Foggia 1920. Nato a Salerno il 19 gennaio 1965, esordisce giovanissimo come allenatore e dal 1985 ad oggi ne percorre di strada. Balza agli occhi della cronaca sportiva per la frizzante personalità: esplosivo, grintoso e genuino.

Lo Zaccheria lo ha ospitato tante volte da avversario, questa volta sarà lui ad essere tra i protagonisti. Il 3-5-2 e la fase difensiva sono il suo forte, ma è molto bravo a sfruttare contropiedi e azioni da calcio piazzato. In un’intervista rilasciata alla nostra testata si racconta e spiega come saranno i suoi diavoli del sud.

Chi è mister Ezio Capuano?

Ezio Capuano è una persona che ha iniziato sui campi polverosi e sterrati. Per arrivare nella categoria superiore sono stato sempre costretto a vincere. Da giovane m’infortunai al gomito e poi, non ho più potuto giocare. Ho iniziato a fare l’allenatore molto giovane e a 25 anni ero già seduto in panchina. Di lì ho iniziato una lunghissima carriera e spero continui ancora, all’insegna di successi ed importanti traguardi. È normale che in gioventù si commettono molti errori, a 31 anni avevo già vinto 3 campionati interregionali. Questo è un mestiere difficile in un ambiente altrettanto complesso. Oggi arrivo in una grande piazza e sono orgoglioso di allenare una squadra prestigiosa come il Foggia.

Ecco mister, perché ha scelto il Foggia?

Penso che un allenatore ha bisogno di stimoli. Essere un allenatore è come essere un prete, ci vuole la cosiddetta “vocazione”. Dopo anni di carriera, con l’esperienza ed i successi alle spalle, finisci per essere tu che scegli la piazza e quando sei lì a decidere il tuo futuro, punti sempre in grande, punti a piazze che vivono per di calcio. Città che ti trasmettono grinta e adrenalina. Foggia è una di queste.

In passato è mai stato vicino al Foggia?

Sì, sono stato vicino al Foggia per ben due volte. Anzi, mi correggo, non vicino, ma vicinissimo.

Che rapporto c’è con il Direttore tecnico Ninni Corda? Quest’anno vedremo due leoni del calcio operare insieme, si può fare?

Molti dicono che non possiamo coesistere. Invece dimostreremo all’Italia calcistica che due uomini forti si attraggono, si comprendono, si stimano e non si respingono. Nella vita ognuno deve fare il proprio mestiere, Corda per me sarà un grande arricchimento. Quando si parla di una persona come lui basta prendere in considerazione i numeri, i fatti e le coppe messe in bacheca. È un vincente. Faremo grandissime cose insieme, di questo ne sono certo.

Che tipo di calcio predilige?

Un calcio organizzato e razionale, questa è sempre stata la mia forza. Il modulo che prediligo è il 3-5-2, ma penso che un allenatore debba avere una competenza completa dei vari moduli di gioco. Nel corso della mia carriera in alcune occasioni ho anche adottato il 3-4-3 o altri moduli.

Dei calciatori attualmente in rosa c’è qualcuno che già conosceva?

Ho allenato in passato Fumagalli. Gli altri li conoscevo per averli incontrati da avversari o per averli sentiti. Gentile è uno di quelli che ha fatto la categoria e può darci tanto, ma lo stesso vale anche per Salvi. Lo stesso Anelli, non ha mai giocato in C ma farà sicuramente bene. El Ouazni invece l’ho visto giocare con la Cavese diverse volte ed ho un’ottima idea di lui.

Come sarà il Foggia di Capuano?

Sarà una squadra organizzata, aggressiva, suderà la maglia e non come frase di circostanza. Voglio una squadra razionale che sputerà sangue ogni partita. Ogni domenica sarà una guerra, chi avrà queste caratteristiche con Capuano andrà avanti.

Mister può descrivere la piazza foggiana utilizzando poche parole?

Pane&Pallone. Lo ripeto, essere qui in una grande piazza mi riempie di orgoglio. Forza Foggia.

Daniel Miulli

Categoria: Intervista