Foggia, Stroppa: “Manteniamo l’entusiasmo, non puntiamo il dito”
E’ intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Foggia, alla vigilia di Foggia-Parma. Queste le sue parole:
CESENA – Sabato sera ero deluso e non ho parlato con nessuno. Di solito c’è qualche colloquio individuale, delle confidenze. Non ce l’ho fatta, mi son rivisto la partita quando siamo tornati, e quella ha confermato la delusione. Sono arrabbiato perché potremmo essere primi, potremmo avere 6/8 punti in più. Potevamo uscire da Cesena con un 4-1. Ma non è così, e quindi probabilmente abbiamo dei limiti e dei difetti. Su questo bisogna lavorare. La squadra sta come me, è arrabbiata e ha smaltito la delusione. Fortunatamente c’è il risvolto della medaglia, e cioè che giochiamo un gran calcio, i ragazzi sono splendidi sono tutti i punti di vista. Ho visto un temperamento nelle ultime gare, che raramente avevo visto. Bisogna lavorare sulle cose positive, su quello che stiamo facendo, ad avere la testa alta. Non dobbiamo vergognarci di nulla. Ci manca qualcosa, ma ci manca veramente poco. C’è l’amaro in bocca perché con le prestazioni fatte, potevamo essere primi in classifica. Io guardo la mia squadra sia in casa che fuori, e in relazione a questo, e non ho assolutamente preoccupazioni. Ci deve essere lo stesso entusiasmo per continuare a lavorare e credere in quello che bisogna fare, sia dentro che fuori. Cesena era la partita perfetta: 4000 tifosi al seguito, tornavamo a casa con uno scontro diretto in tasca. Ci dispiace per la gente, per il sacrificio fatto, l’amarezza per questo è doppia. Ieri mentre allenavo la squadra, c’era un vociferare qui fuori. Si sta cercando il capro espiatorio, e non va bene. Abbiamo stravinto un campionato con 85 punti. Paghiamo qualcosa. Inesperienza? Ingenuità? Può essere. Ma la responsabilità è mia, è solo mia. Attraverso il gioco noi faremo tutti i punti necessari. Dei gol subiti non me ne può fregar di meno. Avellino e Pescara appartengono ad un’altra storia. Era un momento topico e mentale perché forse doveva capitare così. Togliamoci dalla testa la negatività. Mettiamoci in testa le cose positive. Non perdiamo l’entusiasmo, basta poco. La nostra forza è giocare a calcio, sempre e comunque. Qualora ce ne fosse la necessità, la palla in tribuna è un segnale, o di una palla che non si può giocare, o di sprono per rimettere l’attenzione al 100%. Il Cesena buttava sempre palla avanti, non giocava palla. Il terzo gol del Cesena è stato rocambolesco. In Serie B ce ne sono molti così. Nella giornata scorsa ci sono stati 13 gol su palla inattiva. Fa parte della categoria. Cremonese e Venezia? Quando le abbiamo affrontate fanno storia a sé. La Cremonese non ha cambiato fisionomia, è rimasta con lo stesso sistema di gioco anche se ha cambiato molti uomini. Il Venezia ha cambiato sistema di gioco invece. Ma io non mi sento pronto per cambiare, anche perché non credo che questa squadra possa cambiare. Ci esprimiamo ovunque e con chiunque alla grande. Probabilmente non è ancora arrivato il nostro momento.
PARMA – Domani partita difficile, contro un avversario che si è rinforzato notevolmente. Ha alternative importanti nella gestione delle tre partite settimanali. Ma lo affrontiamo come abbiamo affrontato le altre. Hanno ottime caratteristiche di insieme e di singoli, ma possiamo far male. E’ una delle squadre che prepara bene situazioni da palle inattive, ed è molto pericolosa. Vediamo quanta benzina avremo nelle gambe e quante scorie fisiche ci porteremo dietro una gara giocata su sintetico. Sappiamo come poterli mettere in difficoltà, come possono affrontarci. La nostra condizione fisica è migliorata partita dopo partita.
INFORTUNATI – Devo fare ancora un allenamento oggi pomeriggio. Recuperiamo Nicastro, vediamo gli altri. Out sicuramente Floriano. Beretta non si è mai allenato tutta la settimana, ecco perché ho scelto Floriano dal primo minuto. Celli non lo vedo al 100% a livello caratteriale, ma sta crescendo. Così come Ramè, che sul 4-1 sarebbe entrato sicuramente. La sua crescita purtroppo la posso vedere solo negli allenamenti o contro la Primavera. L’emergenza mi porta a dire che potrebbe essere una soluzione nelle prossime due partite. Mazzeo e Beretta? con loro si può fare tutto. Il secondo gol, Beretta ha fatto un taglio da vero esterno. Ma parte tutto dal sacrificio: se Beretta gioca esterno è perché dà più garanzie rispetto ad un esterno di ruolo. Nel secondo tempo si è visto molto più Mazzeo defilarsi non solo da falso nueve, ma anche da esterno. Mazzeo è un giocatore di sacrificio. In questo momento calcistico c’è bisogno di tutti, e avere questa duttilità tattica può essere un vantaggio. Discorso Calderini,contro il Perugia è entrato benissimo. E’ un giocatore importante che stimo tantissimo, come Fedato. Rubin ha un problema al ginocchio che si trascina da un po’ di tempo e andrà a curarsi o da dopodomani o da dopo Vercelli, perché non ce la fa più. Ma lo sento attaccato al Foggia, così come Empereur che non voleva uscire dal campo ad Avellino. Così come Vacca, attaccato ad Avellino anche lui che ora sta dimostrando di essere uno dei migliori centrocampisti. Guarna? Qualcuno mi è venuto a dire che non può giocare. Ma non esiste. Se Guarna esce con i pugni è perché lo dice Giovanni Stroppa. Gli chiedo io di prendere dei rischi. Se bisogna puntare il dito contro qualcuno, bisogna farlo con me. Altrimenti poi diventa dura e si ritorcerà contro a tutti. C’è tanto da salvare, tanto. Ho sempre creduto nello spogliatoio e nei giocatori che ho a disposizione. E manca poco perché le prestazioni sono assolutamente positive.