Foggia, Stroppa: “Maturità incredibile della tifoseria, Ternana squadra imprevedibile”

Foggia, Stroppa: “Maturità incredibile della tifoseria, Ternana squadra imprevedibile”

Quest’oggi ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei Foggia Giovanni Stroppa, in vista del match di sabato pomeriggio contro la Ternana. Ecco le sue parole:

“Ternana? Ci sono tanti aspetti per poter sperare di portare a casa una vittoria. Deli? Vediamo nei prossimi giorni, di sicuro ha lesione. Alla vigilia di Ascoli dissi che volevo di più, mi sembra che qualcosa ci sia stato. E’ stata una partita importante perché era una situazione delicata. La squadra non solo ha risposto bene e ha dato segnali di personalità e maturità importante. La partita di domani deve essere il prosieguo di questo. Le insidie? La mia prima considerazione è guardare in casa nostra, bisogna dare di più e fare la prestazione che abbiamo sempre cercato di fare in casa. La Ternana è una squadra imprevedibile, con delle buone individualità, che sa giocare a calcio, che ha un’ottima mentalità per quanto riguarda l’approccio alle partite, gioca a viso aperto. Dobbiamo limare errori o disattenzioni nell’applicazione quando hai la palla, lavorare sull’anticipo in difesa anche perché giocano col trequartista e due punte. Tifoseria? Il feeling che c’è tra la squadra e i tifosi è quello che avevo chiesto e che non vedevo l’anno scorso a inizio stagione. Questa cosa poi è avvenuta nella seconda parte della stagione e quest’anno ancora di più. La gente si è accorta che la squadra aveva bisogno di stima, calore e coraggio. Poi l’apporto numerico in trasferta è qualcosa di inverosimile, non ricordo una tifoseria così attaccata, se non nella categoria superiore. Volevo fare i complimenti a Domenico Cattaneo, per come sta organizzando le trasferte, per l’educazione che i nostri tifosi stanno dimostrando, hanno ricordato le vittime di Viale Giotto ed il terremoto di Ascoli dell’anno scorso. Questa sportività la vediamo forse all’estero, la nostra gente va in giro e non succede nulla. Visti i precedenti dei tifosi in gerene è bello rimarcarlo. Faccio i complimenti agli ultras, a tutti quelli che si spostano, dimostrano una maturità importante. Questo è un vanto per la città di Foggia. Divieto di trasferta a Bari? Faccio una battuta, forse hanno paura che andiamo in 10 mila. Mi dispiace, se vado a vedere Cesena o Ascoli, stadi storici che rimangono palcoscenici di Serie A. E’ un peccato per una tifoseria così matura che non possa assistere alla partita forse più attesa dell’anno. Lo stadio è storico e deve essere vissuto, un peccato vedere settori vuoti. Cosa ci manca? Per me è frutto del caso che andiamo meglio in trasferta. Noi in casa abbiamo vinto una volta sola ma le prestazioni sono state eccellenti, tranne Parma. Non voglio pensare che abbiamo il braccino corto, o lo Zaccheria non ci dà una mano, no: sta funzionando tutto, mi dispiace soltanto non essere riuscito a contraccambiare, ma continuiamo così. Abbiamo fatto dei passi falsi, ma la classifica potrebbe migliorare. Non c’è nulla che non va, i tifosi devono continuare a supportare la squadra. Atteggiamento della Ternana? Se stanno dietro è perché li schiacceremo, ma proveranno a metterci in difficoltà. Solita settimana, abbiamo lavorato sul campo pesante causa pioggia, ottimo atteggiamento. Prima di Ascoli ho detto che potevamo vincerla con i cambi, con il carattere di chi subentra.

Classifica? Settimana scorsa giocavamo per l’ultimo posto, domani sembra giocheremo per i playoff: è la Serie B. Ci vuole equilibrio, il nostro obiettivo è di arrivare ai 50 punti il prima possibile, poi vedremo. Se così non fosse, non mi fascio la testa, continuare a lavorare sempre e comunque. Italia? Sembrava dovessi giocare lunedì mattina, avevo un’emozione di attesa, non vedere l’Italia ai mondiali è qualcosa di assurdo. Non mi piace parlare per la parte tecnica, puntare il dito su Ventura è troppo semplice, è una delusione forte. Ai vertici mi piacerebbe vedere qualche mio ex compagno del Milan. Per me il movimento è eccezionale, Sacchi e Viscidi, hanno portato una mentalità internazionale e tutte le squadre giovanili sono competitive in europa e nel mondo, non è vero che non ci sono talenti, El Sharaawy e Insigne sono indiscutibili a livello internazionali. I talenti ci sono basta metterli in mostra. Chiricò? Può giocare con quella forza anche dall’inizio, oltre che un talento deve diventare un atleta, credere di più nel lavoro quotidiano. Per è un titolare, è fondamentale, ma deve fare le cose con qualità anche dal primo minuto. Assenza di Deli? Mi dispiace perché ha avuto questo trascorso di campionato tra alti e bassi, è importantissimo per noi, domenica sembrava fosse la sua partita. Lo aspetteremo. Se ho pagato la cena? NOn mi hanno fatto pagare i calciatori. Ds? Non avere due punti di riferimento come Di Bari e Colucci mi pesa, ma pesa più a livello societario, è un ruolo importante. Deli, Rubin, Figliomeni, Floriano e Pelizzoli restano a casa. La squadra crede sempre in quello che fa, manca un pochino perché la squadra ritorni a fare il campionato come quello dell’anno scorso”.

Categoria: Intervista