David Mounard è lo straniero col maggior numero di presenze in maglia rossonera. Un giocatore di estrema tecnica che ci ha deliziato per anni con giocate e goal spettacolari, che ha fatto divertire tutti e ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria dei tifosi.
Noi abbiamo ripercorso le tappe salienti del suo trascorso a Foggia intervistandolo telefonicamente.
“Quando arrivai ero un po’ demoralizzato. Avevo giocato in categorie maggiori e scendere in Serie C non era il massimo per me.” -afferma Mounard- “Però mi bastarono pochi giorni. Capii che Foggia, aldilà della categoria, era una piazza strepitosa che ti faceva sentire protagonista, una città dove si respira calcio 24h su 24.”
Poi un rewind di tutte le esperienze passate. “Gli anni in rossonero sono stati tra i più belli e importanti della mia carriera. Indossare la fascia da capitano è stata un’emozione incredibile. L’esperienza più bella è quando abbiamo vinto a Cava, conquistando la finale contro l’Avellino.”
Proprio di questa finale, poi persa dal Foggia, Mounard è tornato a parlarne, ancora con grande rammarico. “È un grosso rimpianto. Se tornassi indietro nel tempo cosa cambierei? Ovviamente il risultato, ma soprattutto l’allenatore che fece danni e non mi fece nemmeno giocare.”
Oltre a questo episodio negativo, Mounard ha contribuito a tantissime vittorie dei rossoneri anche con goal straordinari, come quello a Cremona al volo. “La rete di Cremona è stata bellissima. Venivamo da un momento negativo e avevamo appena cambiato allenatore. Quel goal ci ha dato anche forza psicologica: dopo questa prodezza è iniziato un trend positivo del Foggia.”
Proseguendo Mounard ci ha anche parlato del rapporto con Mario Salgado, suo compagno di squadra in rossonero con il quale aveva grande affinità, sia in campo che fuori dallo Zaccheria. Per i tifosi erano due idoli, erano il Messi e Suarez di Foggia: Mounard fantasista e assistman, Salgado bomber di razza. “Io e Mario ci sentiamo ancora e quando ripensiamo a Foggia ci brillano gli occhi”, le parole di Mounard che ha anche aggiunto un clamoroso retroscena di mercato. “Abbiamo provato a tornare al Foggia qualche anno fa, ma per varie problematiche non è stato possibile. Ciò non ha però modificato l’amore che nutriamo per la città e la squadra.”
Infine l’attaccante francese ci ha parlato del suo presente. “Ad oggi sono direttore tecnico di una scuola calcio di Salerno e ho a che fare con molti ragazzi. È importante insegnare la tecnica, che negli anni forse è passata in secondo piano rispetto alla fisicità.”
La redazione di foggiacalciomania ringrazia David Mounard per la disponibilità profusa.
Antonio Iammarino