Le parole in conferenza stampa di Sarno, Di Bari, Fares e Colucci.
SARNO – Sicuramente è una cosa che mi fa felice. Sono orgoglioso di aver fatto 100 partite con questa maglia e spero di farne ancora altre. Per me quest’anno è stato travagliato. Ho avuto un infortunio che finalmente ho risolto grazie allo staff medico, però le lacrime della scorsa stagione non sono niente in confronto a quelle di gioia versate in questa stagione. E’ un sogno che si avvera per me, sono felicissimo. Sono contento di aver dato il mio contributo. Il gol che mi manca nel 2017 speriamo arrivi a Cosenza. L’infortunio ha pesato sulla mia stagione e anche su quella passata, però fortunatamente abbiamo vinto il campionato. La dedica va alla mia famiglia e ai miei compagni di squadra. Rispetto alle promozioni di Lanciano e Chiavari, qui è tutta un’altra storia. Non ero legato come lo sono con Foggia.
DI BARI – Quello iniziato a Termoli cinque anni fa è stato l’inizio di un sogno. Non immaginavo ovviamente una cavalcata del genere, sono contentissimo. Speriamo che si possa sognare ancora, questo è l’obiettivo. Godiamoci la vittoria e andiamo avanti. Il primo tassello sarà confermare l’allenatore e dare continuità a quanto iniziato quest’anno. Non c’è una data, ma si spera quanto prima. Per quanto riguarderà il settore giovanile, ci sarà una Primavera e una squadra femminile. Dovrei pensare ad un allenatore con il patentino di UEFA A, ad un responsabile del settore giovanile, ma è una cosa che comunque già sapevamo di affrontare. Per quanto riguarderà la prima squadra, bisognerà avere una lista con 18 over e due fidelizzati. E’ normale che dovremo attingere da altri settori giovanili per rinforzarci. Tante società importanti si fanno sentire proprio per mandarci qualche giovane. Dovremo avere molti giocatori dal ’96 in su.
FARES – Quando si vince è sempre bello. Anche la promozione con Marino anche è stata bella, ma questa devo dire che ha un sapore particolare. E’ iniziata in maniera sofferta, e siamo stati bravi tutti a superare le difficoltà. Ci consente di ritornare nel calcio che conta. C’è stata una simbiosi unica tra città, squadra e tifosi. Dal punto di vista per la programmazione, dico che per l’allenatore è solo una questione di giorni. Dobbiamo farci trovare pronti per affrontare un campionato diverso e importante. Dopo Fondi, io e Fedele eravamo molto preoccupati. Colucci ci disse che il Dio pallone ci aveva voluto dare una lezione quella sera, ma lui era convinto che avremmo vinto il campionato.
COLUCCI – Sono emozioni forti. Io sono figlio di questa città, sono figlio dei quartieri. Nelle due curve ho amici di infanzia. Caratterialmente sono sempre stato uno da meno parole e più fatti. Nonostante ciò ho fatto anche il capitano nelle squadre, sono stato sempre in prima linea quando c’era da metterci la faccia. L’essere in disparte nei momenti di gioia fa parte del mio modo di essere. La svolta c’è stata dopo la gara con il Fondi. Eravamo in 4-5 in ritiro, eravamo tutti lì e dissi una cosa che è giusto tenerla tra di noi. Era una squadra troppo forte per vivere quei momenti di difficoltà. Questi sono giocatori e uomini con dei grandi attributi. Con il mister ci vediamo sempre. Sicuramente sul mercato verrà fatto qualche ritocco, il mister ha le idee chiare, ci ha fatto dei nomi, però prima dobbiamo definire la sua conferma.