Stroppa: “Voglio che la squadra trovi la maturità per imporsi, Novara avversario temibile”

Stroppa: “Voglio che la squadra trovi la maturità per imporsi, Novara avversario temibile”

Questa mattina ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei satanelli, Giovanni Stroppa, alla vigilia del match Foggia-Novara. Ecco le sue parole, come riportato da Calciofoggia.it:

“La squadra sta bene e lavorando come sempre con la massima applicazione. Stiamo crescendo durante gli allenamenti com’è normale che sia ma lo stiamo facendo anche nelle prestazioni durante le partite. Siamo entrati in campo con determinazione col Palermo in casa e poi abbiamo dato continuità di risultati che è importante perché fa crescere l’autostima, la consapevolezza nel lavoro quotidiano e da lì si potranno migliorare anche le prestazioni, perché non siamo ancora nella completezza di come possiamo tenere il campo e gestire la partita come siamo abituati a fare. Dà fastidio subire certi gol anche perché noi ci alleniamo e giochiamo per vincere le partite. Mi sta bene rimanere uno contro uno, ma mai in inferiorità numerica. Il mio riferimento è quello di lavorare tutti insieme in una certa maniera. Ad Avellino è andata in quel modo per una questione mentale e non di modulo. Io sono più che pronto per cambiare modulo sia in corsa che dal primo minuto. Per quanto riguarda i gol presi, ne abbiamo subiti 10 in due partite perché nell’ultima mezz’ora a Pescara e tutta la partita ad Avellino non ci siamo stati. Stiamo prendendo gol stupidi, ma dato che sono così mi permette di lavorare con serenità e senza preoccupazioni. Mi dispiace per l’infortunio di Nicastro perché è un giocatore importante ma giocherà un altro al posto suo. Non ho necessità di cambiare se non in maniera condizionata. Potrebbe rientrare Deli così come altri compagni. Alcuni che sono stati fuori stanno crescendo molto perché migliora il rendimento della squadra, degli allenamenti e fa alzare l’asticella. A me piace che chi sta fuori si metta in condizione di giocare ogni domenica. Chiricò è un calciatore che entrando dalla panchina è diventato determinante. Mi porto stanotte questo dubbio, deciderò domattina cosa fare.

È la classica classifica da Serie B ed è normale che con una vittoria ti trovi a pensare a tutt’altri obiettivi mentre se perdi ti ritrovi a lottare per non retrocedere. Io al momento però non guardo la classifica, ma vorrei che la squadra trovi la maturità per imporsi. Sto ricevendo segnali positivi. Finora va detto che abbiamo giocato contro due retrocesse ed abbiamo giocato 4 partite in trasferta. Le trasferte di Pescara ed Avellino non sono state eccellenti sotto il profilo del risultato e di certi aspetti, ma contro Entella e Palermo abbiamo dimostrato di poter stare in questo campionato. La partita di domani è importante e spero di poter dare qualcosa di più domani sotto il profilo del gioco. I risultati fanno lavorare con una serenità ed una testa migliore. Il Novara è un avversario temibile e che ha calciatori importanti, abituata a fare questa categoria anche da alta classifica. Hanno avuto momenti altalenanti e stanno cercando di trovare la loro identità, e credo Corini cambi per necessità a partita in corso. Hanno iniziato 3-5-2 poi sono passati al 4-3-3 ma non so cosa accadrà domani. Abbiamo però le conoscenze per poter ovviare in qualsiasi caso. Noi abbiamo un modo di giocare che, al di là di trasferta o casa, non cambia. Dipenderà dalle strategie del Novara, ma noi cerchiamo sempre di giocare in una certa maniera e la spinta del nostro stadio e della nostra gente ci dà una marcia in più e ci fa spingere di più sull’acceleratore. Nel momento in cui cercheremo di attaccare dovremo rimanere equilibrati, senza andare all’arma bianca rischiando di subire contrattacchi. La determinazione a questa squadra non manca mai a prescindere, se faccio trasparire serenità è perché la squadra me ne dà. Abbiamo la consapevolezza di quello che abbiamo fatto, e come e perché lo abbiamo fatto. Qualcuno ci ha contestato ed abbiamo difeso una situazione che era serena anche se avevamo commesso alcuni errori. In questo momento difendo comunque il lavoro della squadra, ma c’è un lavoro diverso ed oltre ad essere sereni siamo più consapevoli. Gerbo per caratteristiche era perfetto a centrocampo a Brescia in quel momento. Mi dava anche la possibilità di mettermi in un ruolo diverso, ossia con un 3-5-2”.

Categoria: Intervista