Agnelli: “Il Lecce dovrà giocare contro un’intera città”

Agnelli: “Il Lecce dovrà giocare contro un’intera città”

Le parole in conferenza stampa di Christian Agnelli, capitano del Foggia, a tre giorni dal big match Foggia-Lecce:

“Il Lecce ha tracciato un percorso importante nella mia carriera e soprattutto nella mia vita. Dovrò sempre ringraziarlo perché mi hanno dato la possibilità di inserirmi nel mondo dei professionisti, sicuramente è un ricordo positivo l’esperienza in Salento. 

Bisogna fare due distinzioni sulla gara: la prima è quella prettamente sentimentale, che prende un po’ le emozioni. Ed è quel tipo di partita che merita altre categorie. Sono lusingato e onorato di poterla vivere, è da godersi solo il momento di essere un pugliese, un cittadino di Foggia e un giocatore del Foggia. L’altra parte poi, che è prettamente sportiva, rappresenta una partita da giocare con i nervi saldi. Vale tre punti come quella di Monopoli e va vissuta così. Bisogna comunque godersi la partita perché penso che sarà storia. 

Agostinone con la maglia del Lecce? Fa parte del nostro mestiere, penso sia una cosa normale. Pino come ben sappiamo è legato a Foggia, sono convinto che meriterà gli applausi. 

Condizioni? Sto abbastanza bene, purtroppo dopo gennaio ho subito questo infortunio al ginocchio. Piano piano mi sono integrato poi e ora sto in buona forma. Ci presentiamo ad una gara importante praticamente al completo. 

A livello motivazionale è molto decisiva. Mi piacerebbe far leva sulle emozioni che questa partita ci darà. Ma a livello di classifica, di calcio giocato, vale solo tre punti, forse quattro. Ma il campionato è lungo, quindi sia in caso di vittoria, pareggio o sconfitta, sarà comunque presa nel migliore dei modi. La giocheremo da finale anche se non lo è. Il Lecce non troverà solo undici calciatori, dovrà giocare contro una città intera. 

Il Lecce è una squadra piena di pregi. Abbiamo fatto quasi lo stesso cammino, hanno un allenatore importante che gli ha dato un gioco non solito. Giocatori di classe che fanno giocate non solite. E’ una squadra di tutto rispetto. I difetti li studieremo con il nostro mister, anche se dovremo pensare come sempre a noi pensando alla gara come una finale. A loro mancherà Mancosu, un giocatore che ho sempre avuto come avversario, che è sempre difficile da marcare. E’ un giocatore valido e sicuramente per noi questo è un vantaggio. Sarà una partita giocata su ogni pallone. La tattica secondo me viene dopo l’agonismo, dopo la voglia di vincere la partita.

E’ un momento bellissimo per noi. Perché dobbiamo sottrarci da questa bella responsabilità? Sono cose che danno valore al campionato. Mi piacerebbe da capitano, dare forza al gruppo grazie a queste emozioni. Non dobbiamo caricarci troppo di pressioni, ma viverla con le emozioni giuste sarà bellissimo. Non abbiamo il diritto di sapere come andrà, ma dobbiamo solo svolgere il nostro dovere, e sono sicuro che la mia squadra lo farà. 

Siamo in gran forma, sia mentale che fisica, veniamo da risultati importanti. Siamo un gruppo unito, e non smetterò mai di ringraziare i miei compagni per questo. Sento la loro stima e il loro apporto, senza di loro io non potrei fare niente, vanno fatti solo complimenti. Questo gruppo può ambire a qualcosa di grande, con un blasone e una tifoseria ai massimi livelli. In queste 5 anni, ho visto gli occhi lucidi non solo miei, ma di tanti altri. Vuol dire tanto, vuol dire attaccamento. La gente troppe volte si sofferma sul risultato. Noi siamo a piena disposizione del mister, e lui ha una squadra pronta. 

Ai tifosi chiedo quello che hanno fatto finora. Non devono caricarsi troppo di responsabilità, ma devono godersi il momento. Bisogna cambiare anche un po’ la cultura, le cose arrivano se realmente si crede in quello che si fa. Loro saranno l’arma in più domenica. Sicuramente l’atmosfera si avvicina molto a quella dei play-off, anche se sono partite diverse. L’aria che si respira è proprio quella. Dopo la sconfitta contro il Pisa, nel mio cuore c’era comunque tanta gioia perché ho visto una provincia intera mobilitarsi. Noi ovviamente vogliamo scrivere la storia, e la mia squadra farà qualsiasi cosa per far contenti i tifosi. 

Matera e Juve Stabia ci insegnano che ci sono episodi che, se non gestiti bene, fanno la differenza. Noi abbiamo lavorato bene nei momenti di difficoltà e ne siamo usciti alla grande. La squadra ha reagito e ci ha creduto sempre, e questo per me da capitano è motivo d’orgoglio. Lavoro solo per questo, per trasmettere questi valori alla squadra”. 

Francesco Beccia – www.foggia.iamcalcio.it

Categoria: Intervista