Dicono di noi

Dicono di noi

Vi presento i colleghi di Viterbo. Bene il Foggia!” ed il commosso ricordo a Maradona.

Alta tensione mista ad entusiasmo si vive in occasione delle gare in trasferta dove, pur lontani dal manto erboso dello Zaccheria, di settimana in settimana, si prova a raccontare i match del Foggia con i protagonisti dell’informazione. Accade con i reporter sportivi cheincontriamo sui campi avversari ma che di avversario, a dirla tutta, hanno ben poco.

In trasferta, più che sugli spalti dello “Zac”, si comprende ancor di più quanto sia grande la passione per questa pratica pallonara e per questo mestiere. La familiarità con il calcio e l’attaccamento ai colori della propria squadra sono fuoco sacro che si declina indevozione, tormento, esaltazione. Sofferenza ed emozione.

Sentimenti intramontabili che si rinnovano a ogni gara e che, nell’anno della pandemia più atroce di questo secolo, si caricano di responsabilità ed attenzioni per provare a trasferire ai tifosi quello che oggi gli viene negato: il grande spettacolo del calcio. Da settembre,sotto la nostra lente d’ingrandimento c’è il campionato professionistico di serie C e nel calendario del Centenario Foggia sono tante le partite da giocare fuori casa. Prima Catanzaro, poi Teramo con Caserta,Cava de’ Tirreni, Vibo Valentia, fino ad arrivare nell’alta Tuscia. In lungo ed in largo per lo stivale, si è arrivati alla 13ma di campionato del terzo girone, con oltre 4500 Km percorsi, ed in ogni match c’è un nuovo incontro, un costruttivo momento di confronto con i reporter del posto.

Nella partita di ieri, all’Enrico Rocchi di Viterbo, era ricco il parterre dei giornalisti, complice anche la maggiore libertà di spostamento dei Tusci che hanno meno severe restrizioni legate ai protocolli anticovid.

Eleonora Celestini (Cuore Gialloblu), Gabriele Caropreso (Diretta Sport Viterbo), Leonardo Pacini (New Tuscia), Francesca Cuccuini (Viterbo news 24, Il corriere di Viterbo), Alessandro Pierini (Tuscia Times, Il Corriere Viterbo), Marco Passone (Il Messaggero Viterbo) e Matteo Occhiuto (Eleven Sport), sono solo alcuni dei giornalisti che abbiamo incontrato a Viterbo, nel nostro itinerario pallonaro intrapreso fin qui. Di campo in campo, di citta in città, la sorprendente accoglienza di questi anfritrioni del calcio ci ha rivelato uno dei volti più belli dello sport, che, oltre ad essere passione e sentimento, si conferma anche uno strumento efficacissimo di interazione, socializzazione e crescita. Giovanissimi e pieni di entusiasmo si sono lasciati intervistare, nonostante l’amara sconfitta della loro squadra che quest’anno sta particolarmente deludendo le attese.

Analitici e puntuali nei loro interventi circa la gara di gialloblu e rossoneri, non hanno lesinato, da veri sportivi, le loro lodi nei confronti dei satanelli. Con loro un lungo confronto in cui si sono detti particolarmente colpiti della prestazione del portiere rossonero Ermanno Fumagalli, che ha murato la porta salvandola dai pericolosi attacchi dei gialloblu, specie sul finire della gara, con Simonelli (72) Falbo (73) Buscarotto (75’)  e Ferrani al 3’ di recupero. Del Foggia hanno detto bene.“Una squadra molto quadrata in campo che sta facendo bene, che lotta e che sta portando avanti un discreto campionato”. Non si sono detti invece soddisfatti dei loro,sono sotto pressione per via degli scarsi risultati e del cambio di allenatore,  una squadra a cui sta mancando convinzione, gioco e cattiveria agonistica, ha precisato Leonardo Pacini (New Tuscia sport). Per i Viterbesi , nonostante il triste epilogo dell’incontro con gli 11 di Mister Marco Marchionni che hanno chiuso la partita con il gol di un performante Rocca, arrivato su rigore al 65mo, la strada è ancora lunga e si potrà sperare in un cambio di rotta.

Si congedano da noi i 6 reporter ma non prima di aver ricordato Diego Armando MaradonaUn grande del calcio, dice Alessandro Pierini (Corriere di Viterbo),che ha avvicinato tanti a questo sport in maniera trasversale con le sue gesta uniche ed irripetibili, ungrande, indiscusso campione” a cui ad inizio gara è stato dedicato un commosso minuto di silenzio. Finisce la nostra intervista e, prima di andar via, ci augurano buon lavoro ed un buon campionato. Li salutiamopromettendo la stessa accoglienza per la gara di ritorno tra le mura amiche dello Zaccheria, e andiamo via stanchi ma felici perchè oggi, con i tre punti in tasca ed il fair play dei giovani reporter di Viterbo, abbiamo potuto raccontare una bella pagina di calcio, sì, ma anche di giornalismo.

Flora Baldi