Il primo tris d’assi dal mercato: Zeman sbancherà il jackpot?

Il primo tris d’assi dal mercato: Zeman sbancherà il jackpot?

Nel gioco del poker, l’all-in è sempre un azzardo. Ci sono situazioni in cui, però, si è quasi obbligati a farlo per tentare di raddrizzare una partita che sta procedendo negativamente, magari proprio in seguito a giocate precedenti molto rischiose che non hanno portato gli effetti sperati. Canonico ha fatto all-in il pomeriggio seguente all’allontanamento di Pavone mettendo sul piatto tutte le sue carte: il reintegro del ds, i rinnovi dei contratti per Zeman, il suo staff e il dirigente barlettano ed altre promesse. L’all-in ha condotto a risultati positivi e il patron rossonero ha sbancato il jackpot, assicurando la continuità tecnica ad un progetto nato solo pochi mesi fa. Ora Peppino Pavone ha tempo fino a lunedì per fornire a Zeman calciatori in grado di migliorare la rosa a disposizione del boemo. Finora, alla corte rossonera il calciomercato invernale ha condotto Pablo Vitali, Alberto Rizzo e Alessandro Di Paolantonio. Il primo è una scommessa di Pavone, un giovane che ha già dimostrato di avere qualità importanti e che potrà definitivamente sbocciare agli ordini di un maestro come Zeman. Vitali è un esterno destro classe 2002 che nella stagione 2019/2020 si è messo in evidenza con il Montespaccato vincendo il campionato di Eccellenza laziale. Lo scorso anno è stato protagonista di una nuova promozione, quella del Campobasso dalla Serie D al professionismo, realizzando 6 reti e 4 assist in 24 presenze. Il ragazzo italo-spagnolo è il profilo ideale per il gioco di Zeman: un esterno dinamico che alterna l’attacco alla profondità ai movimenti incontro al portatore di palla per fraseggiare con i compagni di squadra e non dare punti di riferimento al suo diretto marcatore. È un mancino naturale che, quindi, tende a rientrare dalla destra per concludere con il suo piede forte, ma talvolta prova anche l’1 vs 1 per conquistare il fondo e far partire dei cross invitanti. A Foggia ha una vasta concorrenza sulla fascia: Merola, Di Grazia, Tuzzo e proprio Vitali si contenderanno un posto da titolare sulla destra. La competizione fornisce sempre stimoli interessanti e la varietà di esterni può offrire più alternative a Zeman anche a partita in corso. Un altro aspetto da sottolineare è l’ambizione che Vitali coltiva: “La Serie A è un sogno” dichiarava mesi fa ai microfoni di gianlucadimarzio.com. “Il mio idolo di sempre è Totti, da quando sono nato, ma non mi ispiro a lui, siamo tanto diversi. Studio Henry, spero di riuscirgli a rubare qualcosa”. Vedremo se sul campo riuscirà a ripagare la fiducia che la dirigenza del Foggia gli ha mostrato.

Gli altri due innesti, Rizzo e Vitali, sono due calciatori più esperti, veterani della Serie C. Rizzo è cresciuto nel vivaio del Trapani e ha affinato le sue qualità nelle giovanili del Bologna. Nonostante i soli 24 anni, il terzino sinistro ha già calcato i campi di Serie C 29 volte con il Trapani, 55 volte con la Juve Stabia e vanta anche 20 gettoni in Serie B con il Cittadella. Nella prima parte di stagione con le vespe ha servito 4 assist e ha fatto quasi sempre parte dell’11 titolare campano. L’esterno sinistro nativo di Erice ha firmato un biennale con i rossoneri. Il mancino è il suo piede preferito e ha una buona gamba che gli permette di proporsi con sovrapposizioni e discese sul fondo. Inoltre, risulta spesso “pulito” in fase difensiva: l’assenza di cartellini ricevuti nella prima parte di campionato ne è la testimonianza. È abituato a giocare in una difesa a 4 o in un centrocampo a 5 come esterno sinistro. Le sue qualità le ha mostrate ai tifosi del Foggia già lo scorso anno, quando la Juve Stabia di Padalino vinse 3-0 contro i satanelli di Marchionni e Rizzo fu il migliore in campo. Potrà essere il sostituto di Nicoletti che, con molta probabilità, sarà ceduto in cadetteria.

L’ultimo tesserato in ordine cronologico è Alessandro Di Paolantonio, mediano ventinovenne di proprietà del Monterosi, in prestito al Foggia fino a fine stagione. Di Paolantonio è un calciatore molto esperto che ha già indossato casacche importanti come quelle di Avellino, Arezzo, Ternana, Teramo e Viterbese. Ha vinto un campionato di Serie C col Teramo nel 2015, ha condotto l’Avellino dalla Serie D alla C e ha conquistato in più occasioni i corteggiamenti di club della Serie B. La sua personalità lo rende un cardine dello spogliatoio e si manifesta con la grinta che mette in ogni partita. Di Paolantonio è un centrocampista molto duttile: nasce come mediano, ma in carriera ha saputo interpretare anche il ruolo di mezz’ala e, all’occorrenza, quello di esterno in una linea a 4. Il destro è il suo piede naturale, ma ormai gioca con naturalezza anche con il sinistro. Bravo in fase di interdizione e, soprattutto, nella costruzione di gioco. Ottimo senso di inserimento e vizio del gol sono anche nelle sue corde: le 31 reti in carriera non sono di certo poche per un mediano. I colleghi di Spazio Avellino lo ricordano così: “Ad Avellino ha sempre fatto la differenza. Batteva tutti i calci piazzati, la squadra girava intorno a lui, era il perno del centrocampo. Ambidestro, è un calciatore molto tecnico”. Insomma, i presupposti ci sono e solo il tempo darà le giuste risposte.

Vitali, Rizzo e Di Paolantonio: il primo tris d’assi del mercato è servito. Ora, però, tocca a Zeman sbancare il jackpot.

Antonio Iammarino